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Pescara, 25/11/2024
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Data: 24/02/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Lavoro a Pasqua, sconfessata la Fiom-Cgil. Scontro sindacale alla Marelli. Fim, Uilm e Ugl: i turni consentono ampi riposi e non cancellano i diritti

SULMONA «Non è vero che i lavoratori non hanno ferie a Pasqua: la turnazione consente ampi riposi e non cancella i diritti contrattuali». Le segreterie territoriali di Fim-Cisl, Uilm-Uil e Ugl metalmeccanici replicano alla polemica sollevata dai loro colleghi della Fiom-Cgil sulla possibilità di dover lavorare a Pasqua alla Magneti Marelli di Sulmona. «Quest’anno, grazie agli accordi del 28 dicembre scorso, in cui è stata spostata la festività del Santo patrono al 7 gennaio, e alla fruttuosa e vantaggiosa gestione delle giornate di Pasqua e Pasquetta, i lavoratori hanno già fruito di un weekend lungo dell’Epifania, fruiranno delle festività pasquali e avranno weekend lunghi anche di 3 giorni di riposo tra una settimana e l’altra nel corso dell’anno», precisano da Fim, Uilm e Ugl, «solo in 5 o 6 casi in tutto l’anno il week-end sarà di circa un giorno e mezzo tra il sabato e il terzo turno della domenica. Ma, anche per questo piccolissimo inconveniente, lavoreremo sempre con efficacia per costruire soluzioni come quelle già sperimentate nelle festività dell’Epifania e in quelle pasquali». La Fiom-Cgil, invece, nei giorni scorsi di fronte alla possibilità di lavorare nella domenica di Pasqua, aveva investito della questione direttamente il vescovo Angelo Spina, che si era detto pronto al confronto, certo di una soluzione che avrebbe accontentato tutti. «È proprio dai confronti che si è capito che la stessa turnazione applicata dal settembre dello anno scorso, con un po’ di accortezze e attenzione, può generare un miglior benessere ai lavoratori», aggiungono i sindacalisti in polemica con la Cgil, «così come già è avvento nelle festività dell’Epifania, dove i dipendenti hanno avuto la possibilità di stare a casa con le loro famiglie dal 5 all’8 gennaio, godendosi nel migliore modo possibile la festività». Ma la visione dei firmatari del contratto separato si discosta dai colleghi della Fiom anche sulla questione dei premi di produzione. La Cgil ha denunciato che lo stabilimento, ai primi posti in fatto di produzione e efficienza, sia agli ultimi nell’erogazione dei premi di produzione, elargiti ai lavoratori. «Anche sul premio dell’anno 2016», premettono da Fim, Uilm e Ugl, «è importante ribadire che lo stabilimento si era avviato con una efficienza che avrebbe prodotto un premio lordo di euro 1.320, ovvero 990 da pagare a febbraio 2017 e 330 pagati in 4 trimestri nel 2016. Nel corso dell’anno, per una serie di vicende, che hanno spostato l’attenzione sulle turnazioni, lo stabilimento ha visto scendere i livelli di efficienza a un punteggio molto basso, sotto il 3,5%. Ma il fruttuoso lavoro ha fatto sì che si recuperasse in soli 4 mesi, da settembre a dicembre, una efficienza tale per cui a febbraio i lavoratori hanno comunque ottenuto un premio di 1.210 euro, 880 percepiti a febbraio e 330 già pagate negli scorsi trimestri».

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