SULMONA Lo stato di degrado e abbandono della rimessa degli autobus comunali, alla zona industriale, impone interventi urgenti. Ne sono convinti i consiglieri di minoranza che sollecitano la giunta Casini a fare qualcosa. «Quando le cose vanno così male si deve per forza interessare il direttore d’orchestra», interviene Bruno Di Masci, «non si può restare inermi di fronte a un tetto crollato e allo scempio di quel deposito». Particolarmente colpito dalle immagini della rimessa anche il collega Francesco Perrotta. «Sapevo di una situazione complicata, ma non pensavo che il deposito versasse in quelle condizioni», ammette, «spero che la giunta faccia il possibile. Mi rendo conto che si tratta di una cosa complicata, ma prima di tutto l’area del deposito è troppo vasta e andrebbe ridotta». Oltre all’abbandono in cui versa la rimessa, preoccupa la condizione in cui versano gli autobus comunali, fin troppo datati. Su 23 (19 del trasporto urbano e 4 scuolabus) ne funzionano 12. Quattro sono in riparazione, 4 sono da demolire e tre sono in disuso (fra cui il piccolo pullman elettrico che si ferma in salita) perché aggiustarli costerebbe troppo. «Ora, sperando che le cose restino così, sono 12 quelli in uso», precisa l’assessore ai Trasporti Alessandra Vella, «purtroppo con mezzi che hanno più di 20 anni i guasti sono all’ordine del giorno e bisogna farci i conti. Noi siamo pronti a fare il possibile, ma crediamo anche che una soluzione possa essere l’esternalizzazione del servizio». Al di là delle politiche di gestione dei trasporti, entrando nella grossa area alla zona industriale si resta colpiti dall’incuria del deposito. Il sospetto è che in pochi a palazzo San Francesco abbiano fatto un giro di recente nella rimessa-discarica, tra carcasse di autobus e mezzi della nettezza urbana rotti, cassonetti e pensiline danneggiati, con erbacce e rifiuti ad ogni angolo. Intanto, dal tetto crollato piove ed entrano piccioni e topi.