L’assessore alle Politiche per la Mobilità, Irene Priolo, ha risposto alla domanda d’attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega nord) sui tornelli installati su varie linee di bus Tper. Lo si apprende da un comunicato stampa del Comune.
Domanda d’attualità del consigliere Bosco
“Alla luce delle notizie stampa, Corriere di Bologna del 23 febbraio, si chiede il parere della Giunta. In particolare si chiede:
se si ritiene che i tornelli possano essere introdotti anche su bus ad alta frequentazione;
se le linee che già utilizzano i tornelli fossero, prima della loro introduzione, interessate da un alto livello di evasione e in che misura essa si è ridotta;
se sugli autobus dotati di tornelli siano attive contromisure utili ad evitare l’ingresso dalla porta riservata all’uscita;
se si sia valutata e con quale esito anche l’introduzione di fermate con tornelli”.
Risposta dell’assessore Priolo
“Gentile Consigliere, nel tempo, i tornelli hanno garantito ottimi risultati in termini di riduzione dell’evasione:
Sulla linea 16, nei mesi precedenti l’installazione dei tornelli l’evasione rilevata era del 5,84 per cento;
con i tornelli installati nel 2016 si è registrato un dato di evasione dell’1,19 per cento.
Sulla linea 60, dall’8,43 per cento si è passati allo 0,99 per cento.
Sulla linea 90, quella a maggior carico delle tre, dal 4,75 per cento si è scesi al 2,29 per cento di evasione.
In tutti e tre i casi l’evasione è almeno più che dimezzata o addirittura ancor più contenuta,
entro limiti da sempre considerati sotto la soglia fisiologica di incidenza del fenomeno.
I sistemi automatici di controllo degli accessi sono oggi utilizzabili su bus a due porte – una di accesso e una di discesa – quindi non sulle linee “portanti” del servizio urbano, sulle quali l’utilizzo di questi bus è sconsigliato per l’alta capacità di carico, la frequenza ravvicinata dei transiti e i dati di incarrozzamento di passeggeri, specie in ore di punta.
Sulle linee a maggior frequentazione continuerà l’intensificazione dell’attività di verifica che ha garantito buoni
risultati e indotto ad una maggiore regolarizzazione dei passeggeri meno inclini a fare il biglietto, quindi con effetti positivi anche sui ricavi aziendali.
Occorre inoltre rilevare che la normativa nazionale a cui Tper deve attenersi (Circolare MIT 15392/C del 9/7/2014) non consente barriere fisiche nella porta posteriore. Questa porta, peraltro, è utilizzata, oltre che per la normale discesa o il deflusso rapido in caso di necessità, anche per l’accesso e la discesa dei passeggeri a ridotta mobilità su carrozzina. Occorre, poi, sottolineare che i tornelli non sostituiscono comunque la normale attività di verifica a bordo sulle linee 16, 60, 90 e 29, sulle quali può svolgersi, così come su ogni altra linea, sia in riferimento al possesso del titolo di viaggio, sia all’utilizzo corretto delle porte di salita e discesa.
Infine non sono previsti tornelli alle fermate”.