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Data: 26/02/2017
Testata giornalistica: Prima da Noi
Esternalizzazione pulizia Tua, Ugl: «un disastro annunciato». Il sindacato chiede l’intervento della Regione

ABRUZZO. Affidare i servizi di pulizia a ditte esterne è una scelta dettata dalla necessità di tagliare i costi ma si taglia anche sulla qualità dei servizi.

Ne è convinta l’Ugl che parla di «disastro annunciato». A farne le spese, secondo il sindacato, sono oltre agli utenti anche gli stessi lavoratori che, in taluni casi non percepiscono gli stipendi regolarmente e vengono adibiti ad altri servizi estranei a TUA.

Nel corso del 2014 il cda Arpa indisse un bando di gara per esternalizzare il servizio di pulizia degli autobus (il servizio comprende anche la movimentazione dei mezzi, il loro rifornimento e la pulizia di uffici e parti comuni) fino allora gestito da Sistema srl di cui la stessa Arpa ne deteneva circa l’80% e contemporaneamente si decise che Sistema avrebbe mantenuto il solo servizio di bigliettazione.

Ad aggiudicarsi l’appalto dell’ex Arpa un Ati (Lux-Lucente) Unilabor, nel contempo nell’ ex GTM si occupa delle pulizia e della movimentazione dei mezzi la Colser, nella ex Sangritana ad occuparsi dei servizi è la Lux, appalti vinti al massimo ribasso.

Inoltre i dipendenti adibiti per il servizio appaltato, e quindi per la pulizia dei mezzi e delle parti comuni, delle 6 ore e 40 previsti dal contratto nazionale vengono utilizzati per l’appalto Tua solo per 4 ore e 40. Le altre 2 ore vengono spostati in altri “cantieri”. «Questi lavoratori vengono pagati con soldi pubblici per essere adibiti anche ad appalti privati», contesta il sindacato.

«Mezzi sporchi, bagni e mense che lasciano molto a desiderare e per non farci mancare nulla stipendi non pagati se non sotto forma di acconti, orario dedicato alle pulizie decurtato, turnistica discriminatoria per quanti osano contestare, fornitura dei presidi e prodotti di pulizia non conformi a quelli previsti per legge», insiste l’Ugl.

Per questo il sindacato invita la Regione, socio unico di Tua, e i dirigenti di quest’ultima a vigilare attentamente su una situazione che vede riduzione delle corse, aumenti delle tariffe con servizi prestati all’utenza «assolutamente scadenti mezzi sporchi, parti comuni abitati da ratti e non da ultimo lavoratori trattati in modo tale che gli schiavi erano signori».

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