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Data: 27/02/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Marcia funebre dei sindaci «Questo è il nostro destino»

La marcia funebre intonata dagli altoparlanti ha accompagnato per sei-sette chilometri il serpentone del corteo di protesta dei sindaci della Valle Siciliana e del Gran Sasso che dalla Piazza di Colledara si sono diretti al Santuario di San Gabriele. Sullo sfondo il gigante che dorme innevato e scintillante. Partenza alle ore nove ed arrivo a mezzogiorno, con i sindaci che indossavano la fascia tricolore e circa 500 persone che, sostenendo l'iniziativa, seguivano una bara portata a spalla ed un carro funebre, metafora di un entroterra teramano che sta letteralmente morendo. E per non scomparire del tutto con la marcia di ieri si è cercato di eliminare, come riferisce il sindaco di Pietracamela Michele Petraccia, quel buco nero illogico, quei comuni fuori cratere che però hanno subito danni ingenti dopo il sisma del 18 gennaio e la relativa nevicata. La marcia è stata sostenuta anche dai consiglieri regionali (Gatti, D'Ignazio), dal sindaco del capoluogo (Brucchi) e chiaramente dal presidente della Provincia (Di Sabatino). I Comuni vogliono rientrare nel cratere, altrimenti si rischia il dissesto economico, non ci sono armi per fronteggiare frane, smottamenti, scuole inagibili e tutto il resto, se non quelle spuntate del bilancio in affanno. Petraccia, a nome di tutti i sindaci, che sono stati accolti ad Isola con un applauso e ricorda appunto che i comuni fuori cratere come Isola del Gran Sasso, Colledara, Castel Castagna, Fano Adriano, Pietracamela, Penna Sant'Andrea e Basciano, ottengano un riequilibrio dei servizi, agevolazioni fiscali, scontistica sui servizi pubblici, adeguamento sismico delle scuole e che i danni vengano riconosciuti, assieme a quelli arrecati alle attività produttive. Altrimenti è la morte, effigiata appunto dal carro funebre e da una bara, altrimenti è spopolamento. Non lasciate che questo sia il nostro futuro è scritto in uno degli striscioni. Cratere trasparente è un altro slogan. Le mamme col passeggino trasportano messaggi di morte con manifesti funerari in bella vista e non vita. Tra una foto di rito e l'altra anche qualche protesta diretta ai rappresentanti deÈlla politica per strade ancora poco praticabili. Alla marcia sono intervenuti per solidarietà anche i sindaci dei comuni di Tossicia, Castelli, Crognaleto, Montorio, asÈsieme ad alcuni rappresentanti di enti territoriali. Da Facebook il sindaco Brucchi fa sapere il suo stato: In marcia verso Isola del Gran Sasso per i nostri monti, per le nostre città, per i nostri cittadini, per il nostro territorio. Ci siamo oggi e ci saremo il 2 Marzo a Roma. Al contempo fervono i preparativi per la grande marcia del 2 marzo: sempre Brucchi rende noto il numero per prenotarsi all'iniziativa di protesta (0861 324235) contro questo decreto legge farsa; la tua partecipazione è fondamentale ricorda il primo cittadino. La presidenza della Provincia risponde con lo 0861 331232.

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