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Data: 28/02/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
La ministra Fedeli garantisce: «Si ricostruisce soltanto insieme»

La ministra della pubblica istruzione, così come si vuol far chiamare, riprendendo anche il governatore D'Alfonso, finisce coll'appellarsi al santo patrono San Gabriele per il territorio martoriato da sisma, maltempo, blackout. Ad Isola del Gran Sasso la visita di Valeria Fedeli è stata incorniciata con due parole che spesso si rincorrevano nella palestra della scuola Amalia Noto, d'architettura mussoliniana: resistenza e soprattutto resilienza (in buona sostanza trasformare le negatività in buone opportunità). Nel paesino tutti vogliono far tornare in primo piano il paradiso del paesaggio da cartolina che si scorge dalle ampie vetrate. Lo Stato attacca Fedeli - non può essere lontano dinanzi a quest'emergenza e tutta la politica deve agire allo stesso modo: chi specula su questa cosa non è degno di rappresentanza istituzionale è il suo primo duro affondo, nella visita ad Isola, cittadina con il problema delle scuole. Difatti dopo il 30 ottobre una scuola media è stata persa, un punto di riferimento per Isola rende noto la direttrice scolastica Giovanna Falcone: su 5 cinque 4 erano inagibili (una con un tetto crollato), successivamente tre di esse sono state rese fruibili con alcuni lavori. I Musp ci sono stati promessi subito dopo il 24 agosto ma finora non si è visto nulla dichiara il sindaco Roberto Di Marco, se ne riparlerà per la prossima estate interviene l'onorevole Giulio Sottanelli. Alla visita erano presenti i sindaci della Valle Siciliana che premono per rientrare nel cratere: Ci sono spazi perché Isola e qualche altro comune senza arrivare a Zagabria rientri per competenza nel cratere: il negoziato va avanti con Palazzo Chigi assicura e calma tutti il governatore Luciano D'Alfonso ma non nasca la mitizzazione di esso, non desideriamo una partita emotiva. Però si prospetta un pericolo: Quello che le altre regioni chiedano di allargare anch'esse il cratere, in questo modo si rischia meno stanziamenti per noi e non sarebbe giusto giacché l'Abruzzo da sola ha avuto il 65% dei danni. E il Teramano il 90%. La ministra esprime rispetto per le paure esposte dai ragazzi della scuola primaria e secondaria, ma di tutta la popolazione, ed elogia gli insegnanti: Il nostro impegno è dare speranza. S'impegna in una rinascita isolana e della Valle Siciliana per ricostruire sul luogo evitando ogni tipo di spopolamento (finora il 30% del paese è fuggito altrove). Ricorda che da due anni il ministero è impegnato in un Piano di sicurezza delle scuole. E l'impegno è quello di snellire le procedure per la ricostruzione. Ma ricorda la serietà quando si parla di allargare il cratere: La cultura dell'approfittare è deleteria. La ministra Fedeli termina la sua visita con un'intervista rilasciata ai piccoli scolari, poi di corsa a Roma. I Musp che si dovranno realizzare, grazie all'intervento della Croce rossa, potranno ospitare 180 alunni: è stata individuata l'area. Frattanto a Teramo molti programmi scolastici sono stati persi e non più recuperabili: Mediamente i giorni persi a Milano sono stati 37, qui da noi 55 ricorda Aldo Navarra, coordinatore provinciale della consulta degli studenti. Problemi si registrano per i prossimi esami di stato. Il problema dello spopolamento in atto, la direttrice scolastica Falcone lo sottolinea con i 14 nulla osta firmati per bambini che si sono diretti verso la costa. Il sindaco di Isola, che chiede velocità nella ricostruzione per far restare la gente qui, sottolinea che la scuola Noto è l'unica struttura che abbiamo: Si fanno i doppi turni con orari ridotti per andare avanti.

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