Buone notizie, all’apparenza: la Regione Abruzzo assume e in settimana, annuncia l’ufficio stampa, saranno pubblicati i bandi per la selezione di 18 ingegneri, 9 amministrativi, tre ecologi, 2 geologi e due economisti.
“Una misura indispensabile – ha commentato il Presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso – per rafforzare la dotazione organica con professionalità specifiche per le attività di governo del territorio e per quelle connesse al settore ambientale. Questi bandi fanno parte di una strategia complessiva di rinnovamento delle risorse umane avviata con i 169 prepensionamenti alla data del 31 dicembre scorso, strategia che consentirà anche assunzioni a tempo indeterminato per figure specialistiche con elevato bagaglio formativo. Occorrono energie nuove e vitali da affiancare alle esperienze presenti nell’ente”.
Insomma, lo ammette persino il presidente: c’è una stretegia complessiva di rinnovamento che è cominciata con i prepensionamenti di 169 dipendenti. Una politica del personale che è costata alle tasche pubbliche la bellezza di quasi 3 milioni di euro, per la precisione 2,9 milioni di euro relativi ai mancati preavvisi: e adesso la Regione, che si trova con buchi in organico che non sa come tappare, corre ai ripari. Raddoppiando la spesa: mancati preavvisi più nuove assunzioni.
La storia è cominciata in autunno: per mandare a casa 169 dipendenti l’ente regionale ha dovuto pagare a ognuno di loro l’indennità sostitutiva di preavviso di sei mesi, soldi che ha trovato facendo una variazione di bilancio. Sulla delibera fino all’ultimo ha fatto resistenza il responsabile del Bilancio, Ebron D’Aristotile che alla fine l’ha firmata facendo presente che l’atto era stato redatto da altri. Insomma, una dissociazione bella e buona. Tra l’altro prima dell’estate andrà via, in pensione, la direttrice dei Trasporti Maria Antonietta Picardi, messa a capo del Dipartimento da D’Alfonso per sfilare la poltrona a Giancarlo Zappacosta: un’operazione che ha avuto un respiro breve, un anno scarso. Pronto per saltare in sella al Dipartimento lasciato vuoto dalla Picardi potrebbe essere il capo di gabinetto di D’Alfonso, Fabrizio Bernardini, che nel frattempo ha rinunciato, forse appositamente, all’interim al Personale.
E sempre a proposito deo pre-pensionamenti, la Regione si è aggrappata a una legge precedente la riforma Fornero per la razionalizzazione della dotazione organica e alla necessità di tagliare la spesa pubblica, anche alla luce del fatto che nei suoi uffici è stato trasferito il personale di risulta dell’Apr (43 persone), quello di Abruzzo lavoro (22 persone), delle Province (238 dipendenti) e al conseguente aggravio di spesa: 8.500.000 solo di maggiori oneri per le retribuzioni. Con questo taglio risparmierà invece, secondo quanto ha scritto nella delibera, 4.506.006,8 euro. Di cui però quasi tre se ne sono andati per il mancato preavviso.
Quindi un risparmio ben magro, che si assottiglierà ancora di più quando troveranno i soldi per le nuove assunzioni.
ps1: tanto paga Pantalone.
ps2: ammesso e non concesso che questi soldi li trovino: perchè a quanto pare, non c’è copertura finanziaria. Come al solito, bambole non c’è una lira, però i comunicati e gli annunci li fanno lo stesso.