TERAMO Non sarà un corteo con fischietti e slogan gridati a gran voce. O meglio, non solo. Ma la manifestazione davanti a Montecitorio sarà l’espressione di tutto quello che ha da esprimere la provincia di Teramo. E lo comunicherà attraverso l’arte e la cultura. Ed ecco che giovedì, accanto agli slogan, gli attori di Spazio Tre reciteranno testi di Flaiano e altri autori abruzzesi. E accanto agli striscioni ci saranno le foto più significative della raffica di catastrofi che ha colpito la provincia di Teramo mostrate dai componenti dell’associazione “Teramo nostra”. Davanti alle foto del disastro le ballerine dell’Acs Abruzzo faranno delle performance sceniche. Questo ed altro. Il poliedrico mondo della cultura teramana ha aderito alla manifestazione di protesta: sarà il “valore aggiunto” di un corteo che chiede misure ad hoc per la rinascita della provincia di Teramo profondamente segnata da terremoto, nevicata e frane. I dettagli della manifestazione saranno decisi oggi pomeriggio in Provincia: i sindaci si riuniranno anche per decidere chi farà parte della delegazione. Intanto continuano ad arrivare le adesioni all’iniziativa e le prenotazioni dei cittadini. Confesercenti, Confcommercio e Cna rivolgono un forte invito a tutti gli imprenditori ad aderire, rivolgendosi ai Comuni di appartenenza. Lo stesso fa l’ordine degli architetti della provincia di Teramo. Sono decine, in effetti, i pullman che giovedì mattina partiranno dal territorio teramano. Finora, ad esempio, il Comune di Teramo ha riempito già quattro pullman. Ma il sindaco Brucchi prevede di riuscire a completarne altri, anzi, rivolge un caldo appello alla popolazione a partecipare. Anche la Camera di commercio ha organizzato un pullman. Due la Provincia, per il personale dell’ente ma anche per i Comuni che non sono riusciti a organizzare autobus. Si muoveranno anche autobus organizzati da Cgil, Cisl, dall’Ance e uno dalle Province di Pescara e Chieti.