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Data: 01/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Marcia su Roma: aumenta la partecipazione popolare `In partenza 30 pullman, ci saranno gli imprenditori. Il Vescovo a Ponzano

Continuano ad aggiungersi le adesioni per la marcia di protesta a Roma definita per domani: finora da Teramo sono 8 i pullman in partenza e 30 dalla provincia, per 1.500 teramani circa che manifesteranno nella capitale. È sicuramente importante battere i pugni e manifestare per ottenere maggiori fondi per il nostro territorio, ma non è possibile dimenticare le gravissime colpe di chi ci sta amministrando e di chi ci ha amministrato prima fa un resoconto Fabio Berardini del Movimento 5 Stelle, assieme a Maria Cristina Marroni di Teramo 3.0. Entrambi ammettono anche una poca autorevolezza della rappresentanza istituzionale teramana in parlamento. L'Ance, da par suo, ha deliberato l'adesione all'iniziativa per richiamare l'attenzione del Governo sull'emergenze del territorio prima della conversione in Legge del D.L. n. 8 del 9 febbraio 2017. Il presidente ha allestito un pullman mentre altri imprenditori raggiungeranno la capitale in auto: Sono rimasto positivamente sorpreso dichiara Raffaele Falone dalla immediata e corale adesione di tantissimi imprenditori associati che parteciperanno alla manifestazione. In tutti i colleghi ho potuto riscontrare la piena consapevolezza del momento difficile che sta vivendo il nostro territorio, ma anche la ferma volontà di lavorare per ricostruire presto e bene. Sono sicuro che il nostro settore darà un contributo fondamentale per la ripresa sociale ed economica della provincia. Anche Cna e Confcommercio aderiscono alla manifestazione: E' importante una presenza massiccia degli imprenditori. Anche perché lo chiede il territorio. Da Ponzano l'assessore del Comune di Civitella del Tronto implora un emendamento al decreto per il suo paese, per le 120 persone sfollate e per le 36 abitazioni che, inevitabilmente, sotto la forza dell'enorme frana che interessa 66 ettari di terreno, verranno perse. I terremotati potranno ricostruire le loro case lì dove sono state lesionate, queste sono perse per sempre assieme al terreno agricolo edificabile commenta preoccupato Riccardo De Dominicis, e solo un giusto ristoro potrebbe compensare le famiglie private di tanto affetto quotidiano perduto. Ora, dopo che la frana ha rallentato la sua corsa a valle (da un cm all'ora è passata a 3 cm), a preoccupare i sonni agitati dell'assessore e del sindaco Di Pietro è quel muro di protezione che protegge un centinaio di residenti di Ponzano: Per fortuna la costruzione è stata realizzata ad arte sarà anche perché fu un investimento privato. Ma per essere più sicuri l'amministrazione lo doterà di sistemi di allarme in caso di minimo movimento. Finora ai sette vetrini sistemati in precedenza sono stati aggiunti altri sei: A preoccupare sono stati due vetrini risultati incrinati però quasi sicuramente per via dell'escursione termica. Il sistema d'allarme prevederà sms che allerteranno la Protezione Civile, i Vigili del fuoco ed altri corpi, qualora risultasse un movimento anomalo del muro che sarà costantemente monitorato da un inclinometro e da un accelerometro. Frattanto si sta lavorando all'ipotesi di una prova di evacuazione: Sarà sempre la Protezione ad occuparsene. Comunque, fa sapere De Dominicis, gli esperti hanno un atteggiamento positivo: Il muro è stato realizzato davvero bene e non permette lo scucchiaiamento. La zona rossa è rimasta sempre quella e il corpo di frana è monitorato dagli uomini dell'Ispri. Infine ieri mattina il Vescovo di Teramo, Monsignor Michele Seccia, ha reso visita a Ponzano e alla popolazione colpita dal movimento franoso. Particolarmente addolorato dal fenomeno ha ascoltato i problemi dei residenti. In serata poi ha proseguito verso Castelnuovo di Campli dove un'altra frana ha messo in ambasce circa 100 abitanti.

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