L’AQUILA Si profila all’orizzonte una sfida a due, all’interno del Pd, per le primarie del centrosinistra. In campo i giovanissimi Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale, e Americo Di Benedetto, presidente della Gran Sasso Acqua. Il terzo nome, che ha fornito la sua disponibilità a correre per il partito, è quello di Carlo Benedetti, attuale presidente del consiglio comunale. Ma la sua candidatura, non ancora formalizzata, è vincolata «a un consenso forte e incondizionato». L’esito della riunione fiume di lunedì, iniziata alle 20 e terminata all’una di notte, ha riproposto quel vento di novità da più parti auspicato. Non ci sarà Giovanni Lolli, vice presidente del consiglio regionale, che ha preferito chiamarsi fuori e mantenere l’importante presidio aquilano all’interno della Regione. Ufficializzate anche le primarie di coalizione: all’inizio di aprile. SPAZIO AI GIOVANI. Confermate tutte le indiscrezioni, seguite dal tam tam mediatico delle ultime settimane. Il Pd si presenterà con più di un candidato alle primarie. Scontato il nome di Pierpaolo Pietrucci, l’uomo forte del partito, almeno secondo il sondaggio commissionato dal Pd, che ha attribuito al quarantenne consigliere regionale la maggioranza dei consensi legati alla notorietà. Altro personaggio di primo piano, Di Benedetto, con una lunga militanza in politica, da oltre un decennio alla guida della società Gran Sasso Acqua. La candidatura di Carlo Benedetti è, invece, fortemente caldeggiata dal sindaco uscente, Massimo Cialente, che non ha mai fatto mistero di nutrire qualche perplessità sul cambio generazionale alla guida di Palazzo Fibbioni. PRIMARIE SUBITO. «Nella riunione fissata per oggi, alle 17,30, formalizzerò la proposta delle primarie di coalizione a tutte le forze del centrosinistra», annuncia Stefano Albano, segretario comunale Pd, «abbiamo scelto di fare le primarie, aprendole a più candidati del nostro partito, per renderle più significative, vere e contendibili, in grado di tirar fuori un nome che goda di un ampio consenso elettorale». Quanto ai rapporti con il resto della coalizione, Albano ha spiegato che «il centronistra si presenterà alle prossime elezioni con una compagine compatta, sostanziosa e forte di tante esprienze maturate sul campo. Una coalizione allargata non solo all’attuale governo, ma a una serie di partiti e liste con i quali condivideremo il nostro programma». I RETROSCENA. Fin qui l’ufficialità. Ma la corsa alle candidature all’interno del Pd non è scevra di retroscena. Il vecchio gruppo dirigente ha sostenuto, fino alla fine, la candidatura di Giovanni Lolli, uno dei simboli storici del partito. Figura forte anche nei rapporti con Roma. Quando Lolli ha scelto di rinunciare per mantenere il ruolo dell’Aquila in Regione, attraverso la vice presidenza, Cialente ha spinto per Carlo Benedetti. AMICI STORICI. Sostenuti dalle correnti di rinnovamento i due amici storici: Pierpaolo Pietrucci e Americo Di Benedetto. Saranno loro, con molta probabilità, a contendersi la sfida per il Pd alla guida della città.