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Data: 03/03/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Ecco le priorità secondo il Comitato mobilità sostenibile «Una zona pedonale e il salvataggio di ferrovia e scuole»

AVEZZANO «Senza una zona pedonale la città morirà: è ora di fare qualcosa». Una constatazione che sa tanto di provocazione quella del Comitato mobilità sostenibile alla luce della necessaria rivitalizzazione del centro città chiesta da giorni, in modi differenti, da associazioni e commercianti di Avezzano. L’idea di costruire un piano del commercio e la proposta del Comune di azzerare la Tasi per tendere una mano ai proprietari delle attività, secondo il Comitato, non bastano a dare nuova linfa a piazza Risorgimento e alle strade limitrofe. «L’unico modo per riattivare il centro e rivitalizzarlo è quello di fare l’isola pedonale dotata di infrastrutture e di adeguata illuminazione», hanno commentato la presidente Lucia Coco e gli attivisti del Comitato mobilità sostenibile, «la maggior parte della popolazione e dei commercianti vuole un’area dove camminare, senza smog e auto. Forse non tutti sanno che quest’anno, in centro, ci sono stati molto incidenti, in una zona che dovrebbe essere a traffico limitato, ma di fatto non lo è, e che dovrebbe essere chiusa al traffico dal 2014, come da disposizione del Tar, anche se nessuno ha ottemperato alla sentenza. I soldi per realizzare l’area pedonale attrezzata c’erano, ma la politica, e solo qualche rappresentante dei commercianti, non li hanno voluti utilizzare. Sono state installato delle barriere acquistate e mai entrate in funzione: una è stata rimossa». Secondo il Comitato mobilità sostenibile, la chiusura al traffico riporterebbe i cittadini a passeggiare per le strade del centro di Avezzano e ciò innescherebbe, a effetto domino, un sistema di rivitalizzazione, come già accaduto in altre città italiane. «Le scuole Corradini-Fermi-Mazzini dovrebbero restare un polo culturale scolastico», hanno continuato la Coco e i suoi, «sicuramente non può diventare un centro commerciale, anche perché ce ne sono fin troppi. In rapporto con il numero dei cittadini, l’Abruzzo non lo supera nessuna regione, neanche la Calabria. E poi le scuole in centro, che necessitano ovviamente di una messa in sicurezza radicale, sono a oggi più sicure di altri edifici scolastici della città di recente costruzione». La mobilità resta uno dei punti chiave della riqualificazione, non solo del centro. Per il Comitato, più volte protagonista di battaglie e iniziative volte a incentivare l’uso delle due ruote, è necessario cambiare rotta e creare una città più vivibile. «La vecchia ferrovia della società Trara, che attraversa gran parte della città, deve andare nelle mani del Comune e non finire in quelle dei privati», hanno concluso la Coco e i sostenitori del Comitato, «ha una posizione strategica ed è un percorso protetto che taglia da nord a sud la città e potrebbe essere utilizzato come corridoio pedonale e ciclabile. Questo anche perché gli 800mila euro che aveva ottenuto il Comune per creare una corsia per pedoni e ciclisti in via Roma non sono stati spesi e fino a oggi, a parte il protocollo per la mobilità sostenibile firmato qualche mese fa, non si sa per fare cosa, non è stato fatto niente in tale direzione».

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