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Pescara, 24/07/2024
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Data: 05/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Trotta: «Ferrovie potenzierà l'Abruzzo»

Blitz ad Avezzano ieri del direttore di Trenitalia Abruzzo ingegner Marco Trotta: un solo scopo, tranquillizzare i pendolari e prospettare un futuro meno oscuro per quanto riguarda la tratta ferroviaria Pescara-Roma. Il tutto inquadrato in una prospettiva ben precisa, quella ipotizzata dai pendolari, dai sindacalisti, da alcuni movimenti politici e dopo il sobbalzo (politico appunto) del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio il quale, informato di alcuni fatti di merito, ha convocato immediatamente il consigliere regionale delegato Camillo D'Alessandro per sapere se fosse vero che i lavori alla stazione di Mandela, ultima del Lazio per chi si reca in Abruzzo, fossero prodromici ad un abbandono della Marsica da parte di Trenitalia. Casuali quei lavori? Ha chiesto Di Pangrazio a D'Alessandro. Ma chi ci avrebbe mai creduto? La risposta viene da Trotta: «Sì, verissimo, le Ferrovie stanno effettuando lavori a Mandela ma lo scopo non è quello di abbandonare la Marsica ma di predisporre un più veloce passaggio dei convogli da e per l'Abruzzo».
Detto in soldoni: a Mandela sono stati smantellati binari vecchi per permettere una maggiore funzionalità della stazione ma anche per creare un passaggio veloce su un binario sul quale far transitare i treni. Dunque tutto risolto? Non è tutto qua. Per Trotta le cose stanno piano piano cambiando per il meglio: «Occorre che anche i pendolari mi diano atto del fatto che tutti i treni, tranne uno ora arrivino a Termini. E questa è una circostanza non da poco. Prima questo non accadeva ora sì. Si arriva nel centro di Roma, sotto gli uffici dove si lavora. E poi si riparte da Termini per arrivare in Abruzzo. Sempre. E vi pare niente? Questo lo abbiamo risolto. Poi a fine marzo si risolverà l'altro problema posto dal Messaggero. Da Pescara nel pomeriggio si tornerà in Marsica alle 17 e 15. Dunque quelli che in estate andranno sulla costa in mattinata col treno jazz potranno tranquillamente tornare a casa in serata, dopo il mare. In un'ottica di sviluppo turistico che Trenitalia contempla tranquillamente».
Ma torniamo a Roma...«Arrivare a Termini - dice Trotta - significa arrivarci in orario. In una stazione così trafficata se non arrivi in orario non ti fanno entrare. E noi abbiamo un'alta percentuale di orari mantenuti». Gli fa eco l'addetto stampa Giuseppe Angelini che mostra statistiche probanti. Certo le statistiche sono quelle che sono ma, insomma, che si sia guadagnato l'approdo Termini e sia scongiurato l'effetto Mandela è una dolce realtà. E Colli di Monte Bove? Trotta: «Colli è la seconda salita più acclive d'Italia. Per superare il ghiaccio buttiamo sabbia ma in prospettiva Colli non è da scartare. Se riusciremo a farci viaggiare i treni jazz, più leggeri risolveremo il problema».

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