PESCARA La data di oggi segna una svolta per il futuro della filovia. Perché si chiude un capitolo e se ne apre un altro, forse. Sul tracciato realizzato tra Pescara e Montesilvano nel pomeriggio passerà il filobus, gentilmente prestato da La Panoramica e dal Comune di Chieti. Ma questo passaggio non è affatto finalizzato a mettere in funzione l’impianto. Anzi, sarà tutto il contrario. Con questa «visita di constatazione» si vuole «certificare lo stato dell’arte delle opere infrastrutturali realizzate», per poi procedere alla «risoluzione contrattuale con Alpiq», dalla quale non è stato possibile ottenere i mezzi da far transitare sul tracciato, dopodiché si potrà «rientrare in possesso della strada parco». Insomma è come mettere un punto per poi ripartire da capo, anche se non è ancora chiaro in quale direzione si andrà. L’appuntamento di oggi (alle 15.30 tra via Silvio Pellico e via Muzii) ha comunque creato un certo allarme tra i comitati a tutela della strada parco perché temono che si tratti delle «prove di funzionamento dell’impianto di elettrificazione, una patetica esercitazione tecnica che non giova certo ai cittadini». E quindi tornano alla carica, parlano di un’opera «fallimentare» sulla quale loro stessi hanno «fornito un contributo informativo utile a svelare le criticità contrattuali e progettuali, ancora oggi tutte irrisolte». Una «commessa pubblica incompiuta» che è stata «foriera di danni milionari, disagi e brutte figure, senza avere neppure l’ombra di uno straccio di servizio di trasporto, a distanza di un quarto di secolo dall’ideazione», dicono. I comitati erano e restano contrari, annunciano che il loro «dissenso non cesserà» e che continueranno a «vigilare sugli sviluppi di questa triste vicenda, volendo agire a tutela di un bene comune, la strada parco, che la pubblica amministrazione vuole sottrarre alla disponibilità dei cittadini». In realtà la questione è ancora tutta in divenire, nonostante la prima pietra sia stata poggiata nel 2009 e siano stati già spesi 14 milioni. L’intervento di oggi «non assume alcun carattere di straordinarietà», assicurano dalla Tua. E il passaggio del filobus su tutta la linea predisposto per questo pomeriggio è «un mero atto da compiersi in vista della risoluzione contrattuale con Alpiq», che ormai appartiene al passato. Al termine della giornata, assicura Pierdomenico Fabiani, responsabile del procedimento, «andrà stilato un verbale di constatazione delle opere realizzate, necessario per poter procedere alla risoluzione. Ora, quindi, la questione passa in mano agli avvocati e nel frattempo i lavori sono fermi», assicura. Per il futuro si dovranno attendere le decisioni della Regione «che dovrà stabilire come andare avanti. Nel momento in cui riprenderemo l’impianto, la Regione, se vorrà, potrà chiedere al ministero di procedere. E per farlo serve una variante al progetto esistente». Il prossimo passaggio potrebbe essere «l’acquisto dei mezzi da far passare sulla filovia, ma è necessaria una gara e quindi passerebbero un paio di anni. Soluzioni alternative all’acquisto non ce ne sono», dice sempre Fabiani sottolineando che si punta a «mettere in linea mezzi elettrici a batteria».