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Pescara, 24/07/2024
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Data: 07/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
La Regione non lo spende a rischio il tesoretto Ue

PESCARA Mentre i danni al solo settore agricolo causati dalla eccezionale ondata di maltempo dello scorso gennaio vengono quantificati in 130milioni di euro e la Regione bussa cassa con il governo, i soldi messi a disposizione dall'Europa per lo sviluppo rurale (436 milioni) rischiano in gran parte di tornare indietro. Una figuraccia internazionale per l'Abruzzo secondo quanto denunciato ieri da Forza Italia e documentato dalla Rete rurale nazionale del Ministero dell'Agricoltura che ha reso noto, via on line, la capacità di spesa delle Regioni sul Programma europeo (Psr) 2014-2020, relegando l'Abruzzo al penultimo posto della classifica.
I NUMERI
I dati sono aggiornati al 31 dicembre 2016 e dicono che la Regione ha impegnato solo il 2,26% delle risorse attribuite da Bruxelles dal gennaio 2014 al 31 dicembre 2016, rischiando un disimpegno automatico del 14,75% delle somme stanziate se non si farà fede agli impegni con il mondo agricolo entro il 31 dicembre 2018. Peggio ha fatto solo il Friuli Venezia Giulia, con una spesa dello 0,76% e un rischio di disimpegno pari al 16,25%. Mauro Febbo, presidente della commissione di Vigilanza della Regione ed ex assessore all'Agricoltura nella giunta Chiodi, parla di disastro annunciato e anticipa che nei prossimi giorni potrebbero arrivare altre sorprese (vedi Piano sociale) sul difficile rapporto della Regione con Bruxelles: «Fare i bandi non vuol dire niente, poi devi esaminare le pratiche e spendere i soldi. Invece, ad oggi, solo spot e accuse di opposizione parolaia a chi denunciava certi rischi». E dire che, sempre secondo quanto riferito da Febbo, l'Abruzzo è stata l'unica delle 308 regioni europee ad avere ottenuto un aumento dei fondi per lo sviluppo rurale rispetto alla programmazione precedente. «Senza contare - sottolinea ancora l'esponente di Forza Italia - che negli anni della crisi il nostro mondo agricolo è stato l'unico a viaggiare con il segno più, nonostante sia stato massacrato anche nel suo apparato amministrativo; una macchina smembrata e mortificata con deportazioni e pre pensionamenti da una riforma sbagliata su cui anche il Tribunale di Teramo si è espresso chiaramente».
OSSERVAZIONI
Un'altra riflessione arriva dal capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Lorenzo Sospiri: «Tra l'altro, si vanno a chiedere giustamente i fondi per i danni del maltempo, quando il governo potrebbe rispondere: perché non spendete quelli che già avete?». Altra denuncia dei due esponenti di Forza Italia: «Il bando relativo al pacchetto giovani è bloccato in Direzione da quasi un anno. Su 750 domande presentate ne sono state esaminate solo 200, per cui una proiezione ottimista porta a immaginare che la pubblicazione della graduatoria (salvo ricorsi) non potrà avvenire prima del mese di luglio». Altra osservazione: «La Misura inerente i Gal è ancora ferma, nonostante l'aggiudicazione sia avvenuta con una graduatoria pubblica da tre mesi, per l'assurda vicenda della lettera con richiesta di proroga». Per arrivare al punto: «Le Misure investimenti, cioè la sostanza del Psr, sono state pubblicate a fine dicembre con scadenza il 31 marzo, mentre tutto il mondo rurale ne chiede la proroga. Inoltre, il portale è stato aperto solo a fine febbraio, ma soprattutto c'è da presentare il Bipol, un business plan degno dei più avanzati studi di ingegneria finanziaria internazionali, considerata la sua complessità. Roba da matti - è lo sfogo di Febbo -, siamo senza parole di fronte a questo disastro totale».

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