L'AQUILA Seduta lampo e «non produttiva» del Consiglio regionale, quella a palazzo dell'emiciclo all'Aquila. Lo denuncia il M5S. Una riunione che ha sancito il ritorno nel capoluogo di Regione, dopo la sessione invernale a Pescara. I lavori sono durati meno di un'ora. Senza giungere all'approvazione di progetti e proposte di legge. In particolare, è stata discussa l'interpellanza del consigliere Domenico Pettinari (M5S) sul tema delle «Misurazioni quantitative del ciclo dell'acqua» piano di adattamento ai cambiamenti climatici (Pacc)», la cui risposta è stata affidata al sottosegretario Mario Mazzocca. Gli altri punti all'ordine del giorno sono stati rinviati alla prossima seduta, così come concordato in conferenza dei capigruppo. Molto critico il grillino Gianluca Ranieri: «Questa seduta non si doveva svolgere perché non c’erano argomenti importanti da esaminare. Sarebbe stato meglio lavorare e portare provvedimenti la prossima settimana. Il centrosinistra vuol far vedere di lavorare, noi siamo per lavorare», ha concluso il consigliere del movimento cinque stelle che ha sottolineato «come oltre ai costi di funzionamento, ci sono alcuni precari impegnati in alcuni servizi pagati a ore che sono venuti all'Aquila da fuori, i quali non hanno guadagnato neppure i soldi per il carburante». Intanto il consigliere di Ncd Giorgio D’Ignazio in un intervento ha parlato della delega al terremoto offerta dal governatore: «Se la delega ha una funzione politica, che presuppone un mio passaggio al centrosinistra, le dico pubblicamente», ha detto D’Ignazio rivolgendosi a D’Alfonso, «che sarei costretto a declinarla, in quanto il mio ruolo è attualmente, è sempre stato e resterà all'opposizione di questo Governo regionale». La mossa di D'Alfonso, infatti, era stata interpretata come il prologo per un passaggio di D'Ignazio nel centrosinistra. L'esponente di Ncd precisa però che accetterà l'incarico che ha a scadenza a fine anno, «se questa delega è utile esclusivamente per il bene dei cittadini, senza che le venga attribuita alcuna valenza politica».