L’AQUILA Sarà sfida Pietrucci-Di Benedetto. La vecchia guardia del Pd lascia campo libero ai giovani. E decreta, nei fatti, l’auspicato cambio generazionale che ha animato, nelle ultime settimane, il dibattito interno al partito. L’assemblea fiume degli iscritti, che si è protratta per ore non senza qualche momento di tensione, ha designato i candidati in lizza per la poltrona di sindaco. CORSA A DUE. Giovani, amici storici, caparbi, tenaci e volitivi. È l’identikit di Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale, ex capo di gabinetto del Comune e consigliere provinciale, e di Americo Di Benedetto, presidente della Gran Sasso Acqua, ex presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti, per undici anni sindaco di Acciano. Due volti notissimi in città, anche per il loro impegno sul campo e per l’attaccamento al territorio. Il che fa presupporre una corsa all’ultimo voto, anche se il sondaggio commissionato dal Pd dà in vantaggio, quanto a popolarità e indice di gradimento, Pietrucci. FUORI BENEDETTI. Alle 20,45, con un post su Facebook, il presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti, il terzo nome indicato come possibile candidato alla vigilia della riunione, ha espresso la volontà di ritirarsi: «Ho comunicato all’assemblea degli iscritti del Pd la mia indisponibilità a concorrere alle elezioni primarie. Ringrazio quanti mi hanno incoraggiato e sostenuto con sincerità e affetto». Benedetti, aveva legato la sua discesa in campo a una forte condivisione da parte del partito e a un appoggio incondizionato delle forze di sinistra. CANDIDATO FORTE. In apertura dei lavori, il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli ha spiegato le ragioni che lo hanno fatto desistere dalla candidatura: in particolare, la necessità di mantenere un ruolo strategico, per il territorio, all’interno della giunta, dove passano tutti i progetti e le risorse, a cominciare dai fondi europei. Lolli ha anche fugato qualche dubbio sulla candidatura di Pietrucci, spiegando come, «in caso di elezione, il suo abbandono della postazione di consigliere regionale non avrebbe pesanti ripercussioni, in quanto ai consiglieri è dato un margine di manovra ridotto sui fondi per la città». Lolli ha, poi, evidenziato come «la partita del sindaco non sia affatto scontata, come poteva apparire un anno fa. È fondamentale vincerla e mettere in campo le migliori risorse che il partito è in grado di esprimere». PRIMARIE. Nella nuova riunione di oggi, allargata alle altre forze del centrosinistra, verrà comunicata anche la data delle primarie che dal 9 aprile potrebbero essere anticipate al 2, così da lasciare fuori la ricorrenza del terremoto del 6 aprile. Ma la coalizione dovrà anche mettersi in moto sul programma elettorale, dopo la stesura del manifesto programmatico, che indica i temi prioritari che saranno alla base della campagna del centrosinistra: dalla sicurezza alla ricostruzione delle frazioni, dal turismo ai fondi per il rilancio delle attività produttive.