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Data: 11/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Primarie Pd, Benedetti si tira fuori

Due candidati sono pochi e tre sono troppi. E sì perchè tre contendenti alle primarie, targati Pd sarebbero stati troppi, ma solo due candidati monocolore alle primarie di coalizione sarebbero davvero pochi. Andiamo per ordine; ieri in occasione dell'assemblea degli iscritti, l'atteso endorsement di Massimo Cialente alla candidatura di Carlo Benedetti non c'è stato. Il sindaco uscente non ha voluto scoprire le sue carte almeno ieri. Nell'occasione così Carlo Benedetti prendendo la parola ha deciso di fare un passo indietro. Da parte di Cialente sarebbe da escludere tuttavia un appoggio a Pierpaolo Pietrucci, difficile però sostenere anche un candidato renziano da parte di un Orlandiano di ferro in piena campagna verso il congresso.
Restano dunque in corsa a pieno titolo per le primarie del 2 aprile (questa la data più probabile) Pierpaolo Pietrucci e Americo Di Benedetto incoronati ieri dall'assemblea degli iscritti. Tutto come da copione, nessun miracolo da parte di Giovanni Lolli e nessun candidato dell'ultim'ora. Corteggiato negli ultimi giorni il capogruppo del Pd Stefano Palumbo che non si è lasciato convincere. «La segreteria voleva delle primarie importanti ha spiegato il segretario Stefano Albano per mobilitare molte persone e compattare la coalizione, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Domani (oggi per chi legge) convocheremo la coalizione per approvare il manifesto ed il regolamento delle Primarie». Nel caso in cui Pietrucci dovesse diventare sindaco, quale unico consigliere regionale, dimettendosi farebbe subentrare il primo dei non eletti, cioè Giovanni D'Amico, ex sindaco di Morino ed ex assessore regionale nella Giunta Del Turco, ora nella segreteria del presidente del Consiglio Regionale, il marsicano Peppe Di Pangrazio.
COALIZIONE
Tocca ora alla coalizione, dal centro alla estrema sinistra, scegliere chi affiancare ai due candidati del Pd. L'onere toccherà in primis ai centristi che per primi hanno chiesto a gran voce le primarie. Il Gruppo Vicini-Di Nicola esclude, però, la possibilità di mettere in campo un proprio uomo. «Ci confronteremo con i due candidati del Pd in campo per verificare quale dei due è più vicino ai nostri punti programmatici» ha spiegato Giuliano Di Nicola che ha escluso la possibilità di scendere in campo. Si apre invece la possibilità che possa essere Lelio De Santis a candidarsi alla primarie con il suo cartello IdV-Liberali-Socialisti. A sinistra ieri è stata formalizzata la costituzione del movimento dei democratici progressisti che potrebbero presentare un proprio candidato alle primarie. Da escludere che possa essere Fabio Ranieri che fino ad ora ha contribuito alla candidatura di Pierpaolo Pietrucci. I candidati avranno tempo fino a sabato per raccogliere le firme, poi si lanceranno nelle due settimane di campagna elettorale. Oggi dal tavolo tecnico si avranno maggiori dettagli. Sarà anche diffuso il manifesto delle elezioni.

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