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Pescara, 24/07/2024
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Data: 14/03/2017
Testata giornalistica: Prima da Noi
Stop a congedi parentali nei periodi di Pasqua e Natale. Bufera sulla Baltour. Ballone: «Sindacato distorce realtà. La Filt Cgil ha agito con metodi anni 70, ma noi non abbiamo nulla da rimproverarci. Non a caso è la sola firmataria del documento, a fronte di cinque sindacati presenti in azienda»

TERAMO. Le segreterie Filt Cgil Abruzzo e Filt Cgil Teramo chiedono che all’interno della Baltour di Teramo venga ripristinata il diritto dei dipendenti ad usufruire del congedo parentale.
Si tratta del diritto in capo a entrambi i genitori di astenersi dal lavoro facoltativamente entro i primi anni di vita del bambino.
L’azienda, fanno sapere dalla Cgil, giustificando la decisione con «inderogabili necessità di servizio», ha emesso una prima disposizione il16 dicembre 2016 con la quale ha comunicato a tutto il personale, la sospensione dei congedi tra il 20 dicembre 2016 e il 10 gennaio 2017.
Con una ulteriore disposizione di servizio il 16 febbraio 2017, l’azienda ha riproposto - con circa due mesi di anticipo e adducendo la medesima motivazione - un analogo periodo di sospensione della fruibilità di congedi parentali dal 13 aprile al 5 maggio 2017 (il 16 aprile è Pasqua) compresa la “maternità facoltativa”.

Peraltro il secondo provvedimento di sospensione, contesta ancora la sigla sindacale, si è di fatto materializzato pur in presenza di una richiesta di revoca della disposizione inoltrata, il 19 dicembre 2017, dalla Filt Cgil di Teramo.
«Il gravissimo comportamento aziendale che di per sé mette in discussione diritti fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori sanciti, disciplinati e regolamentati da Leggi e Decreti Nazionali, Contratti Collettivi di Lavoro, Circolari Ministeriali e Circolari Inps», denuncia il sindacato, «risulta ancor più inaccettabile e intollerabile in quanto attuato da una impresa di notevoli dimensioni che opera su tutto il territorio nazionale ed il cui titolare/amministratore, Agostino Ballone, ricopre il ruolo di Presidente di Confindustria Abruzzo ovvero la principale associazione di rappresentanza delle imprese abruzzesi. Le disposizioni impartite da Baltour Srl, palesemente lesive dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, persistono in una azienda di rilevanza nel settore del trasporto pubblico locale che, peraltro, da decenni beneficia di cospicui finanziamenti regionali. Il titolare, inoltre e come su rammentato, in veste di presidente di Confindustria Abruzzo, risulta tra i sottoscrittori di intese, unitamente alle altri parti sociali e alla Regione Abruzzo, quali atti di promozione di un nuovo modello di attività produttive caratterizzate dalla sostenibilità e dalla promozione dell’occupazione femminile.

BALLONE: POSIZIONE STRUMENTALE
«È una posizione strumentale quella della Cgil: si tratta più di un attacco alla mia persona in virtù del ruolo istituzionale che ricopro», ha replicato il presidente della Baltour, Agostino Ballone ai microfoni di Teleponte. «La Cgil sta distorcendo la realtà per un fine diverso, ossia per uscire da un isolamento in cui si trova. Non a caso è la sola firmataria del documento, a fronte di cinque sindacati presenti in azienda. Abbiamo semplicemente detto, in una circolare tra l'altro a firma del direttore generale e non mia, che il permesso parentale, facoltativo, può essere usufruito con l'esclusione di due periodi che corrispondono ai picchi di lavoro di questa azienda, ossia ai periodi immediatamente prima e dopo Natale e Pasqua. In questi giorni abbiamo bisogno di tutto il personale qualificato di cui disponiamo, non possiamo sostituirli con gli ultimi lavoratori arrivati. Oggi spaziamo in tutto il territorio nazionale e internazionale, abbiamo 280 dipendenti che vengono retribuiti, secondo il contratto nazionale, con tariffe tra le più alte. Siamo un'azienda di riferimento nel nostro comparto, anche grazie all'impegno dei lavoratori, che sono altamente qualificati e pertanto difficilmente sostituibili. La Filt Cgil ha agito con metodi anni 70, ma noi non abbiamo nulla da rimproverarci».

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