L'Ustif ha fatto dietrofront: con un provvedimento diffuso nella tarda mattinata di ieri ha revocato la chiusura della seggiovia Le Fontari emesso il 2 marzo scorso. «La stazione ha reso noto l'amministratore unico, Fulvio Giuliani riaprirà i battenti mercoledì (domani per chi legge), giornata in cui è prevista una grande festa di riapertura offrendo agli sciatori una giornaliera a un euro». Un modo per il Centro turistico del Gran Sasso per riparare in parte a disagi che non sono dipesi dalla Stazione e imputabili non si sa bene a chi. «Proprio in quella giornata è prevista una manifestazione della Federazione Italiana cuochi ha aggiunto Giuliani quindi riteniamo sia l'occasione giusta per fare una sorta di festa per celebrare la nostra esistenza in vita». L'evento che avrà luogo all'Hotel campo Imperatore dalle ore 16 si chiama Territorio Turismo e Tradizione. Ospite d'onore sarà lo chef William Zonfa. L'accesso in funivia solo per domani sarà a titolo gratuito.
A questo punto restano ancor più incomprensibili i motivi della chiusura della stazione per 11 giorni, 11 stupende giornate di sole peraltro. «Domani (oggi per chi legge) la Regione firmerà l'autorizzazione ha spiegato il direttore di Esercizio, Marco Cordeschi così mercoledì (domani) saremo in grado di riaprire. Nel suo provvedimento di revoca della chiusura l'Ustif inserisce alcune prescrizioni, azioni che abbiamo già eseguito. La presentazione entro il 31 marzo del controllo delle morse (già effettuato nelle scorse settimane), e il controllo giornaliero dell'impianto; anche questo già attuato». Mercoledì torneranno a lavorare in quota anche i maestri di sci della Scuola Assergi-Gran Sasso. Il direttore, Luigi Faccia aveva annunciato lo stop della scuola in seguito al provvedimento di chiusura del 2 marzo. «Se la stazione riapre ha spiegato Faccia noi siamo tenuti a garantire il servizio. Tuttavia ci devono spiegare perché hanno chiuso e perché hanno riaperto la seggiovia ha commentato Questa vicenda è davvero incomprensibile». Ancor prima che fosse reso noto il provvedimento di revoca della chiusura, gli albergatori e gli operatori del Gran Sasso si erano dati appuntamento per la serata per elaborare una strategia di lotta contro gli oppositori della stazione. Più di un legale ha consigliato loro di presentare una richiesta di risarcimento danni al Comune dell'Aquila. Secondo quanto si apprende invece e confermato da Luigi Faccia, alcuni utenti che hanno acquistato la stagionale sarebbero pronti ad organizzare una class action contro il Comune dell'Aquila. Chissà se la riapertura della stazione farà cambiare loro idea. «Sono molto rammaricato ha commentato il sindaco Massimo Cialente - e mi chiedo il perché di tutto ciò. Sarebbe bastata una telefonata dell'Ustif per sapere che era tutto a posto. É un grave danno all'immagine quanto accaduto. Domani accompagnerò il nuovo progetto delle Fontari in alcuni uffici simbolicamente affinché vada veloce. Voglio firmare al più presto il contratto con la Leitner. Domani, peraltro avrò una riunione sul futuro di Montecristo. Chiedo un impegno a Lolli e D'Alfonso ad approvare velocemente il piano d'Area».