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Data: 15/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Blasioli sarà il nuovo vice sindaco. L'assessore Civitarese chiede rinforzi «Serve una struttura per la mobilità»

E rivoluzione sia. Enzo Del Vecchio lascia la poltrona di vice sindaco ad Antonio Blasioli che a sua volta renderà vacante quella di presidente del consiglio comunale: in corsa per occuparla ci sono il capogruppo Marco Presutti e il votatissimo Francesco Pagnanelli del Pd. Dovesse prevalere il primo, il secondo potrebbe assumere il ruolo di capogruppo. Scenario realistico che diventerà reale nel giro di pochi giorni solo con l'avallo di Marco Alessandrini e di Blasioli. E' stato Luciano D'Alfonso in persona giorni fa a chiedere al sindaco la cessione di Del Vecchio, avendo il governatore l'urgenza di sostituire al più presto il capo della sua segreteria Claudio Ruffini, coinvolto con accuse pesanti nell'ultima inchiesta in Regione, in pensione dal primo di aprile.
Il primo cittadino è al lavoro per ricomporre i tasselli del puzzle con nomi in grado di non rallentare la macchina amministrativa: l'operatività e l'efficienza dimostrate fanno di Blasioli il candidato ideale per succedere a Del Vecchio nel ruolo di vice sindaco, avvicendamento che in prospettiva, senza bruciare altre opzioni (leggi una sua candidatura alla Regione), può aprirgli un'opportunità per correre a sindaco (come aveva già fatto nel 2014) se in futuro Alessandrini dovesse orientarsi verso scelte diverse: con Del Vecchio dovrà affrontare la grana giudiziaria dell'ordinanza fantasma sul mare inquinato e la nomina di Blasioli a vice sindaco diventa una tutela per la stessa amministrazione.

CASCIANO E NATARELLI IN AULA La rivoluzione di maggioranza ha colto di sorpresa anche molti consiglieri ora in attesa di assistere ai vari riposizionamenti, anche alla luce della nascita di nuove formazioni guidate dai fuorusciti dal Pd. L'ingresso in giunta di Blasioli porterebbe in aula Stefano Casciano, primo dei non eletti, rendendo superflua l'udienza del 22 marzo sul ricorso dello stesso Casciano contro Natarelli, facendo contenti tutti.
Si è anche parlato di Piernicola Teodoro presidente del consiglio per ricucire lo strappo tra Pd e il gruppo sull'Aventino, ma in tal senso tra oggi e domani dovrebbe arrivare la nomina di Gianni Teodoro a commissario Ater a Pescara. Piuttosto, il consigliere teodoriano Massimiliano Pignoli si dichiara pronto a sostenere la conferma di Laura Di Pietro in giunta: «Sta per avere un bimbo, esonerarla in questo momento sarebbe una scelta impopolare oltre che sbagliata». E' vero che per la giunta circola il nome di Gabriella Lola Berardi ma Blasioli sarebbe riuscito, almeno per ora, a salvare la poltrona della sua fedelissima assessora. Non è finita: un pensierino alla presidenza del consiglio lo sta cullando anche Peppino Bruno, «noi liberali abbiamo perso l'assessore Sulpizio, avremo pur diritto a qualcosa» dice, sapendo di avere qualità ed esperienza e di godere della stima dell'opposizione, ma sapendo anche di non avere sostegno dal centrosinistra per quel ruolo.
L'ultima parola è di Del Vecchio: «Sono lusingato della fiducia che D'Alfonso mi ha confermato, è un bell'attestato di stima da parte sua. Credo di aver lavorato con passione e dedizione portando a termine partite importanti. Aggiungo però che accetterò il nuovo incarico solo se la mia uscita non creerà problemi ad Alessandrini e alla città di Pescara». Le valigie sono già pronte.

L'assessore Civitarese chiede rinforzi «Serve una struttura per la mobilità»

«Non ho ricevuto risposte formali, ma ho avuto rassicurazioni in merito al fatto che la mia richiesta verrà esaminata. Pare tuttavia non sia semplice risolvere la questione per ragioni di carenza di personale». L'assessore all'urbanistica Stefano Civitarese conferma il contenuto della sua lettera inviata il 3 marzo a sindaco, giunta e consiglieri per lamentare la mancanza di un'assistente d'ufficio, denunciare la confusione legata alla sovrapposizione di competenze tra diversi assessorati e infine per ribadire la forte esigenza di una struttura comunale dedicata che faccia riferimento a lui in tema di mobilità. Lettera nella quale l'assessore non ha esitato a evidenziare problemi di convivenza con la struttura facente capo a Del Vecchio. Durissimo il passaggio finale della lettera in cui Civitarese scrive: «Odio fare il piantagrane e sono abituato ad assumermi sino in fondo le mie responsabilità, ma ho l'impressione che il lavoro che sto cercando di portare avanti non sia particolarmente apprezzato (quando non osteggiato) e pertanto non passa giorno senza che mi chieda se abbia senso la mia permanenza in questa amministrazione». Lettera e considerazioni che Del Vecchio, prossimo a lasciare l'incarico di vice sindaco, non ha interpretato come un attacco diretto a lui: «La nomina di un'assistente comporta una scelta di carattere fiduciario che spetta solo all'assessore - è la premessa -. Gli accavallamenti tra assessorati sono sempre esistiti per via delle competenze suddivise in più deleghe. Quanto alla struttura dedicata, il Comune è sotto organico di 300 unità e la macrostruttura andrebbe perciò rivista ma questo non sarà possibile prima della fine dell'anno, essendo stati già affidati gli incarichi per il 2017».

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