Il presidente dell'Inps critico sulla proposta lanciata ieri dalla segretaria della Cgil Susanna Camusso: "Solo il 3% è utilizzato dalle famiglie, tanto vale eliminarli del tutto". Intanto la maggioranza valuta l'abolizione per decreto. Lupi: "Se è così se lo votano da soli"
MILANO - Nuova polemica a distanza tra il presidente dell'Inps, Tito Boeri, e la Cgil. Secondo l'economista, circoscrivere l'uso dei voucher alle sole famiglie - così come proposto ieri da Susanna Camusso in una intervista a Repubblica e in vista del decreto con il quale il governo si prepara a correggere lo strumento - "di fatto vuol dire cancellare questo istituto"; "tanto varrebbe cancellarli del tutto". E l'eliminazione tout court è una delle ipotesi a cui starebbe pensando la maggioranza parlamentare con l'obiettivo di annullare la consultazione referendaria. Secondo quanto riportato dall'Ansa la maggioranza starebbe valutando la possibilità di cancellare del tutto i buoni lavoro, come chiede il quesito referendario, e di superare anche le norme sugli appalti. La decisione sarà presa in una riunione del Pd con l'obiettivo di approvare il testo domani in commissione e trasformarlo in un decreto da approvare già venerdì in consiglio dei ministri. Contro questa possibilità si registra già la netta presa di posizione di Area Popolare. "Un decreto siffatto - ha detto il presidente dei deputati di Ap Maurizio Lupi - se lo voterà solo il Partito democratico"