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Pescara, 25/11/2024
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16/03/2017
Il Centro
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Teodoro in pole per l’Ater. Basile: «Per ora ci sto io». L’ex consigliere provinciale pronto a rispondere alla chiamata di D’Alfonso «Il presidente mi ha chiesto la disponibilità un mese fa, ho 25 anni di esperienza in cui ho solo raccolto risultati straordinari, ho trasformato in oro tutto quello che ho toccato, a cominciare da quello che ho fatto in Gtm» |
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PESCARA «Ma quale pandemonio, ma quale ostruzionismo dopo l’uscita dalla giunta? Abbiamo sempre lavorato per l’interesse collettivo». S’infuria Gianni Teodoro quando si paragona il silenzio di questi giorni dei consiglieri della sua Lista in merito al giro di poltrone che tanto sta agitando Palazzo di città in queste ore, rispetto al polverone sollevato lo scorso ottobre. Dopo il siluramento di sua figlia dalla giunta fu letto all’epoca come atto di alto tradimento del sindaco nei confronti dei Teodoro e del loro imponente bacino di voti portato alla causa del centrosinistra. S’infuria ancor di più, Teodoro, se solo si prova ad accostare il silenzio di oggi con una sua imminente nomina regionale. «Che cosa c’entra, che cosa c’entra la nomina regionale con la giunta di Pescara? Ma stiamo scherzando? E poi quale nomina? Io so solo che in Comune continueremo a emendare le delibere sbagliate. E ne vedrà delle belle». Ma se pure si infuria e sgombera il campo da qualsiasi collegamento tra nomine ed enti diversi, Teodoro non smentisce la possibilità di un imminente incarico regionale che i bene informati danno all’Ater, come commissario. Questione di giorni se non di ore, dicono. «Il presidente mi ha scritto una lettera un mesetto fa», ammette l’ex consigliere provinciale che già un mesetto fa è stato nominato dalla giunta regionale nel collegio dei liquidatori del consorzio per lo sviluppo industriale Asi Chieti-Pescara. E spiega: «Com’è giusto che si faccia in una società civile e democratica, il presidente mi ha chiesto la mia disponibilità rispetto a quelle che sono le mie conoscenze, il mio know-how, dopo 25 anni di esperienza da amministratore, in cui ho solo raccolto risultati straordinari, ho trasformato in oro tutto quello che ho toccato, a cominciare da quello che ho fatto in Gtm. Avrà in mente lui una serie di soluzioni. Ma non sarò io a dirle, non mi sembra corretto». Lo dicono però le voci che girano insistenti sull’imminente approdo di Teodoro all’Ater di Pescara in veste di commissario. «Può darsi», si limita a dire il diretto interessato, «ma non so dire neanche quando». «Sono in carica vivo e vegeto», fa intato sapere, scherzosamente, l’attuale amministratore unico dell’Ater pescarese Virginio Basile, «non c’è alcuna manifestazione di dimissioni da parte mia. Il mio incarico termina il primo ottobre, quando andrò in pensione. Fatte salve altre determinazioni, non mi sono dimesso e non mi dimetterò. Anche perché sull’Ater di Pescara c’è un’indagine in corso e io non abbandono la barca, anche perché non c’è incompatibilità tra le indagini e la funzione che esercito e di cui a breve raccoglieremo frutti importanti con l’istituzione del fascicolo del fabbricato informatizzato, primo in Abruzzo se non in Italia, che presenteremo a breve, oltre al nuovo sito che viaggia con una app. Per dire che ho lavorato bene e continuo a farlo. Vediamo come va a finire. Se mi vogliono surrogare lo facciano pure». Per farlo c’è la nuova legge regionale, modificata a novembre che prevede la sostituzione dell’amministratore unico dell’Ater con un commissario e due sub commissari. Una sostituzione che finora è stata fatta solo all’ Ater di Lanciano e che evidentemente la giunta regionale si prepara a fare anche nelle altre Ater. A cominciare da quella di Pescara. «Ci vuole una delibera di giunta», ricorda Basile che però aggiunge: «ma volendo si può fare anche d’imperio. Stiamo a vedere»
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