TERAMO Il dramma della doppia emergenza innescata da terremoto e maltempo arriverà sui tavoli del Parlamento europeo. A farsi portavoce del territorio teramano prostrato da sei mesi di calamità naturali a ripetizione sarà il sindaco Maurizio Brucchi che, martedì e mercoledì prossimi, presenzierà alle iniziative per il 60° anniversario dell'Unione che si terranno a Bruxelles. Il primo cittadino, insieme ai suoi omologhi di Ascoli Piceno, Tolentino e Spoleto, affiancherà il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ma la sua presenza nel cuore di quell'istituzione non sarà solo formale. Proprio per la giornata di martedì, infatti, è previsto l'esame da parte dell'assemblea di "misure specifiche volte a fornire assistenza supplementare agli Stati membri colpiti da catastrofi naturali". Si parlerà, insomma, di agevolazioni e anche di risorse da reperire tramite i Fesr (fondi europei di sviluppo regionale) e da mettere a disposizione dei territori che hanno subìto i maggiori danni a causa dei ripetuti sciami sismici. Brucchi, dunque, coglierà l'occasione per illustrare la situazione e le esigenze del Teramano e delle aree coinvolte dalla lunga emergenza iniziata a fine agosto. «Sarà mia cura evidenziare le ripercussioni degli eventi sul tessuto sociale ed economico», spiega il primo cittadino, «e porrò in evidenza la grave situazione in cui versano la città e il territorio». L'obiettivo, cosi come fatto nei giorni scorsi con i contatti ripetuti a livello nazionale, è di porre in risalto «l'urgenza e l'ineluttabilità di appropriati interventi per intercettare sostegni e finanziamenti da parte della massima espressione politica del continente». Brucchi rivolge un ringraziamento a Tajani per averlo invitato a partecipare alle celebrazioni per i 60 anni dell'Ue e si dice orgoglioso «di poter essere presente a Bruxelles a rappresentare le esigenze della mia città e di tutto il territorio». Quella nella capitale belga resterà, comunque, una tappa verso il raggiungimento del traguardo rappresentato dal rafforzamento delle misure economiche, fiscali e previdenziali a sostegno di famiglie e aziende danneggiate. Dopo la grande mobilitazione che due settimane fa è approdata a Roma con 1.800 manifestanti, il sindaco non allenta la presa sul governo per strappare modifiche al contestato decreto sull'emergenza. Brucchi attende i primi esiti del dibattito in corso alla Camera sul provvedimento, ma ha già messo in cantiere una seconda manifestazione nella capitale per far valere le ragioni dei territori martoriati dalle scosse sismiche e dall'eccezionale nevicata di metà gennaio. «La necessità di misure più consistenti non ha una matrice politica». conclude il primo cittadino, «è una questione oggettiva di cui le massime istituzioni devono avere consapevolezza». Brucchi, insomma, non si fermerà alla trasferta europea a Bruxelles.