Pescara. “Il Trasporto Pubblico Locale continua a vivere una serie di criticità con problematiche come risorse, investimenti e accordo integrato ancora completamente da risolvere mentre i dipendenti della società regionali pubblica e private sono pronti a scioperare il prossimo 26 aprile al fine di essere ascoltati da una Regione sorda e inconcludente ma capace solo di creare forti tensioni con i rappresentanti sindacali”.
Questo il commento del Presidente della Commissione di Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo ed il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri dopo le audizioni dei dirigenti regionali, Presidente TUA, Presidente ANAV e i rappresentanti Organizzazioni sindacali Trasporti regionali.
“Dopo mesi di trattative e rinvii – spiegano Febbo e Sospiri – oggi ci troviamo sul tappeto spinose questioni irrisolte.
Innanzitutto il problema inerente le minori risorse scaturenti dalle penalizzazioni di 8 milioni di euro inflitte dal Governo Nazionale alla Regione Abruzzo per il mancato raggiungimento degli obiettivi di efficientamento si sono aggiunti i nuovi tagli al Fondo Nazionale trasporti, che per l’Abruzzo significano una ulteriore sottrazione di risorse per 2 milioni di euro. Rispetto a questa già drammatica situazione, la Regione Abruzzo è intervenuta lo scorso agosto con un taglio dei servizi ed un aumento tariffario del 14%.
Praticamente all’appello mancherebbero circa 15,5 milioni di euro per il 2016 ed altrettanti 15,5 milioni di euro per il 2017 che, in assenza di contromisure da parte della Regione Abruzzo, determineranno il default del sistema del trasporto pubblico regionale.
A questo drammatico quadro economico e finanziario si deve aggiungere – continuano Febbo e Sospiri – gli investimenti del parco rotabile gomma/ferro che impone l’adozione di solleciti interventi atti a garantire alle aziende la disponibilità di una flotta sicura, efficiente e confortevole; la mancata realizzazione del biglietto unico e del sistema tariffario intermodale al fine di consentire ai cittadini abruzzesi di utilizzare indistintamente nell’intero territorio regionale un solo titolo di viaggio a prescindere dal vettore (pubblico/privato) o dalla tipologia di trasporto pubblico (gomma/ferro); la mancata applicazione dell’accordo integrativo interrotto dall’attuale governo regionale determinando così un taglio retributivo diretto a tutti i lavoratori delle aziende pubbliche e private.
A tutto questo si deve aggiungere la mancata definizione di un Paino Regionale Integrato dei Trasporti che aggrava ulteriormente la già compromessa situazione caratterizzata da sovrapposizioni, da inefficienze e da mancanza del necessario coordinamento. Oggi ci troviamo davanti ad un problema da noi previsto e annunciato.
Un problema che diventa una vera e propria beffa ai danni dei consumatori e dei dipendenti del trasporto privato e pubblico. Infatti dopo l’aumento spropositato del costo dei biglietti adesso c’è la seria possibilità che la situazione economica possa andare ad influire sui stipendi dei dipendenti e sui rinnovi contrattuali.
Pertanto, dopo le tante promesse effettuate da questo governo regionale, – concludono Febbo e Sospiri – assistiamo ad una gestione poco oculata dei trasporti nella nostra Regione che nei prossimi giorni potrebbe sfociare in una vera e propria crisi di un settore vitale per la nostra economia”.