Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che abolisce i voucher. Lo annuncia il governo al termine della riunione. Il testo ricalca quello approvato ieri dalla commissione Lavoro della Camera. Il Cdm ha dato via libera anche alla norma che ripristina la responsabilità solidale in materia di appalti tra committente, appaltatore e subappaltatore. Le misure rispondono ai due quesiti referendari proposti dalla Cgil, nella consultazione già fissata per il 28 maggio.
"Non diciamo che abbiamo vinto prima di vedere i testi. Però una vittoria c'è, le persone non sono più rassegnate grazie alla Cgil". Questo il primo commento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando a Brindisi in un'iniziativa del sindacato. "La nostra campagna va avanti – aggiunge –, il nostro obiettivo è la Carta dei diritti universali del lavoro. Chi mette in contrapposizione voucher e lavoro nero fa demagogia: il lavoro nero è illegale e va contrastato in quanto tale, non accompagnato".
"La nostra sfida per i diritti prosegue", così un altro tweet della Cgil nazionale.
Camusso interviene poi ai microfoni di RadioArticolo1. "Il grande risultato raggiunto è un paese che discute di lavoro - afferma -, che ha rimesso al centro il tema. Questo è il primo riconoscimento alla nostra Carta dei diritti universali, che vuole ridare dignità a chi lavora: voucher e appalti sono due temi della Carta che abbiamo deciso di 'forzare' attraverso i referendum. Abbiamo riportato l'attenzione sulla condizione concreta delle persone, su come si legifera, su come si affrontano i temi dell'economia". Il secondo risultato sarà "ottenere norme coerenti ai quesiti referendari". Commentando il via libera del Cdm, ribadisce: "Ne cogliamo la rilevanza, ma finché non vediamo i testi e la loro traduzione in legge noi non smobilitiamo: ci vuole la legge per dire che non ci sono più i referendum. E soprattutto non smobilitiamo perché vogliamo conquistare la Carta dei diritti".
Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha parlato in conferenza stampa: "Il Cdm ha approvato un decreto che abroga le norme sui voucher e sugli appalti, oggetti del referendum. Lo abbiamo fatto nella consapevolezza che l'Italia non aveva bisogno nei prossimi mesi di una campagna elettorale su temi come questi". La decisione, ha aggiunto, "è coerente con l'orientamento maturato in Parlamento. Liberiamo il tavolo da una discussione ideologica, c'è la conferma della nostra intenzione di riformare il mercato del lavoro".
Giovedì sera è arrivato l'ok della commissione Lavoro della Camera. Commissione che ha approvato l'eliminazione dei voucher, votando a favore dell'emendamento che abroga gli articoli 48, 49 e 50 del Jobs Act dedicati al lavoro accessorio. Il testo prevede anche un periodo transitorio – fino al 31 dicembre 2017 – in cui si potrà continuare ad utilizzare i buoni lavoro già acquistati.