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Pescara, 25/11/2024
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Data: 18/03/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Camusso: ora la Carta dei diritti. Il segretario esulta e avverte: la campagna va avanti sull’articolo 18

ROMA Una netta vittoria della Cgil e di Susanna Camusso. Ma il principale sindacato italiano non smobilita e anzi rilancia. Incassata l’abolizione dei voucher ora l’obiettivo è portare a casa il nuovo statuto dei lavoratori e ripristinare l’articolo 18. Si affida a due tweet il primo commento della Cgil. «Non diciamo abbiamo vinto prima di vedere i testi, però una vittoria c’è, le persone non sono più rassegnate, grazie a tutti», scrive su Twitter il sindacato di corso d’Italia. «La nostra campagna va avanti, vogliamo vedere i testi di legge e il nostro obiettivo è la carta dei diritti universali del lavoro», recita il secondo. Camusso, la leader che l’ex premier Matteo Renzi a lungo non ha ricevuto perché il nuovo corso del Pd e del governo «rottamatore» non prevedeva la concertazione, viene raggiunta dalla notizia del decreto che cancella i buoni di lavoro mentre è in trasferta in Puglia. Fino all’ultimo Camusso ha chiesto di celebrare comunque il referendum, convinta di poterlo vincere anche al netto della cancellazione da parte della Cassazione del quesito sul ripristino dell’articolo 18, certamente il più popolare nel pacchetto di referendum del sindacato. La cancellazione totale dei ticket lavoro non se l’aspettava. È una doppia vittoria per il sindacato. «Un grande risultato, ma il più grande risultato è che il Paese discute di lavoro e lo ha messo al centro della discussione: mi verrebbe da dire che abbiamo dato l’opportuntà al Paese di riavvicinare la condizione concreta delle persone a come legiferare e a come si affrontano i temi dell’economia», dice Camusso. «Ovviamente fino a che non vediamo i testi e la sua trasformazione in legge non smobilitano perché ci vuole una legge per dire che i referendum non ci sono più e perché vogliamo conquistare la Carta di diritti dei lavoratori», spiega. Musi lunghi invece in casa Cisl che fino all’ultimo ha spinto per una riscrittura della normativa sui voucher chiedendo di limitarli all’utilizzo delle famiglie. «E’ una decisione tutta politica», dice il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni. Contrari alla abolizione dei ticket lavoro sono le associazioni delle imprese. «L’abolizione dei voucher in agricoltura è un errore, il rischio ora è quello di incentivare il sommerso», dice Coldiretti. Durissima anche Confesercenti. «Il delitto è compiuto si è deciso di uccidere il dinamismo di impresa» dice. «Cancellare i buoni a ridosso dell’apertura della stagione turistica porterà danni ancora più gravi alle imprese del turismo settore tra i più dinamici ma caratterizzato da attività non programmabili, gestibile solo attraverso lavoro occasionali». Confesercenti chiede al governo di potenziare la fase transitoria permettendo l’uso dei buoni già acquistati ma anche di nuovi voucher da utilizzare fino all’arrivo di nuove norme che regolino il lavoro accessorio».

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