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Pescara, 25/11/2024
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Data: 18/03/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Decreto terremoto - Fondi per gli investimenti e 8 per mille ai beni artistici. Il testo arriva in Aula alla Camera. Ok all’allargamento del cratere abruzzese. Equiparati i danni da sisma e maltempo, 150 milioni per i contratti di sviluppo

PESCARA È passato nella notte il decreto terremoto in commissione Ambiente dopo l’esame di oltre 900 emendamenti. Lunedì il testo sarà in aula. Nel frattempo si attende il parere della commissione Bilancio sulle coperture finanziarie. Si escludono però sorprese, dato che la grande parte dei pareri era già arrivata giovedì. Anche l’ulteriore passaggio in Senato sarà senza scossoni. Il governo metterà probabilmente la fiducia sul provvedimento per evitare ulteriori slittamenti. Molte le novità per l’Abruzzo. Innanzitutto, come anticipato ieri, l’allargamento del cratere ai comuni di Castelcastagna, Colledara, Isola del Gran Sasso, Pietracamela, e Fano Adriano nel Teramano; Barete, Pizzoli e Cagnano Amiterno nell’Aquilano e Farindola nel Pescarese. Resta fuori Penne («Ci sentiamo presi in giro dal governo», ha protestato il sindaco Mario Semproni). Previsti nelle regioni colpite dal sisma 150 milioni per i contratti di sviluppo, un modo per favorire oltre alla ricostruzione la reindustrializzazione dei territori ed evitarne lo spopolamento. Tra gli emendamenti approvati quello a firma del presidente della commissione Ermete Realacci che prevede che tutta la quota dello Stato dell'8x1000 sarà destinata, per 10 anni, alla ricostruzione e al restauro dei beni culturali distrutti o danneggiati dal sisma. Si tratta di circa 150/200 milioni l’anno che garantiranno una fonte certa e sicura per un totale di due miliardi di euro in dieci anni. «Quello dei beni culturali» ha sottolineato il presidente della commissione Ambiente «è uno dei settori più colpiti: solo le chiese distrutte o danneggiate sono oltre milleduecento. Parliamo di siti di alto valore artistico, storico, architettonico contenenti opere d'arte di pregio. Dalla necessità di ripristinare quei beni e quei luoghi, fondamentali per l'economia oltre che per la nostra identità, nasce un’opportunità per il lavoro, le imprese, le università. Un grande laboratorio di restauro, cultura e innovazione diffuso sul territorio; importante per l'Italia e l'Europa». La voce beni culturali è già presente nelle destinazioni della quota dello Stato dell'8x1000, ma attualmente si disperde fra tutte le altre. Concentrare i fondi su un solo obiettivo, dice Realacci, «renderà più efficace e trasparente il loro utilizzo, incentivando anche i cittadini a preferirlo nella dichiarazione dei redditi». Importante anche l’equiparazione tra danni da terremoto e danni da maltempo, che permetterà anche di intervenire sulle frane. Inserite poi norme sui danni indiretti, con interventi sulla fiscalità per le imprese che dimostrano di aver subito un taglio al fatturato. Passa infine la proposta M5s per la vulnerabilità degli edifici scolastici, mentre in discussione è ancora la questione del piano per gli studi di vulnerabilità dei Comuni, che i sindaci vorrebbero fossero calcolati come investimenti per evitare pericolose torsioni sui patti di stabilità. Per il deputato Pd Antonio Castricone è comunque importante sottolineare come «la questione cratere non si chiude oggi. Non si mette cioè la parola definitiva con questo testo. Ricordiamoci che stiamo ancora scrivendo le norme per il terremoto dell’Aquila del 2009».

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