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Pescara, 25/11/2024
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Data: 18/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Allargamento cratere sismico D'Alfonso: «Fatto un lavoro millimetrico». Le reazioni: «Non è esaustivo» per il deputato Tancredi ma «sicuramente è un bel passo in avanti»

«Non è esaustivo» come lo definisce lo stesso deputato di Area Popolare, Paolo Tancredi, che insiste sulla zona franca, ma «sicuramente un passo in avanti». Questo il mantra che ieri è serpeggiato tra i sindaci accorsi nella sala consiliare della Provincia per sentire gli aggiornamenti del governatore Luciano D'Alfonso. In molti però attendono ancora di verificare in prima persona il decreto terremoto-maltempo. Dai lavori della Commissione ambiente, che ha lavorato fino alle quattro di mattina di ieri, non rientrano Basciano e Penna Sant'Andrea tanto che i due sindaci dell'entroterra prendono di mira i parlamentari del Pd, «tranne Ginoble», che si sono opposti al loro inserimento. «Questa decisione dichiarano - ingiusta e immotivata va a danneggiare gravemente un territorio già martoriato dagli eventi sismici e penalizza fortemente i cittadini, che hanno urgente bisogno di tornare alla normalità». Entrano nell'allargamento del cratere, come recita D'Alfonso sulla soglia del portone di Via Milli, Pietracamela e Fano Adriano, oltre a quelli per i quali l'istruttoria era stata già completata, cioè Isola del Gran Sasso, Colledara e Castel Castagna, più altri comuni abruzzesi.

LE REAZIONI Soddisfatto chiaramente il governatore D'Alfonso che da Teramo ricorda a tutti d'aver «fatto un lavoro millimetrico senza spettacolarizzazione per evitare che altri territori potessero chiedere l'inclusione nel cratere». Ammette però che resta un tema da affrontare, «il centro di Teramo fortemente danneggiato che si vorrà recuperare con garanzie e misure all'altezza». Il decreto prenderà provvedimenti per 16.500 abitanti e potenzierà anche le risorse umane destinate ai comuni, «che riguarderanno le istruttorie delle pratiche per la ricostruzione». D'Alfonso rimarca con una certa enfasi «la comparsa dello strumento giuridico del riconoscimento dei danni indiretti per i settori del turismo per una prima cifra di 20 milioni di euro». «Pochi» per il democratico Gianguido D'Alberto che proprio in quel momento sale la scalinata e della Provincia. Buone nuove giungono invece per Ponzano, Ripe e Campli, («ed eventualmente per Contrada Renzetti, ad Atri») centri toccati da frane devastanti: infatti «compare per la prima volta una norma nella legislazione di primo grado concernente il diritto di ricostruire le abitazioni divorate dalla frane e che avrà un regime giuridico alla stessa stregua di quelle danneggiate dal sisma, troveranno copertura economica». Si sta continuando a lavorare per tutelare meglio chi intende far investimenti nel cratere: «Si troveranno le coperture anche qui». Previsti ristori in agricoltura per i bovini e gli ovini morti nella calamità naturale; l'assessore Pepe si dice «soddisfatto». Per il capitolo viabilità il governatore ricorda che intanto esiste un piano dell'Anas, poi in seconda battuta l'ordinanza maltempo della Regione. «Io mi accontento dei risultati conseguiti e comincio già a lavorare un minuto dopo per avere quella norma di potenza economica che consente il recupero dell'attrattiva degli investimenti nelle aeree del cratere sismico: dobbiamo fare in modo che ci sia non solo le mura recuperate o le strade ma ci vuole la norma sulle zone economiche speciali, questo se non ci sono inimicizie» chiude D'Alfonso.

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