Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/11/2024
Visitatore n. 740.949



Data: 19/03/2017
Testata giornalistica: Il Centro
«Noi costretti a respirare i gas di scarico dei bus». La protesta dei cittadini contro il mancato trasferimento dei pullman ex Arpa. Il nuovo deposito dell’azienda è stato realizzato da tempo nella zona industriale

SULMONA Minacciano di bloccare i pullman del servizio pubblico se nel giro di qualche giorno Comune e Tua (ex Arpa) non definiranno la pratica per trasferire il deposito degli autobus nella nuova sede fuori Sulmona. Decine di famiglie, residenti tra via del Cavallaro e via Lamaccio, tornano a protestare perché stanche di dover respirare i gas di scarico dei mezzi fin dalle prime ore del giorno. «È da un anno che si parla del trasferimento del deposito ex Arpa come di una cosa già fatata», protestano i residenti, «ma per i soliti cavilli burocratici Regione e Comune non riescono ancora a trovare una soluzione a una storia incredibile che va avanti da 20 anni. Ora siamo arrivati al limite della sopportazione e siamo pronti a tutto pur di veder risolta questa storia infinita». I pullman cominciano a inquinare l’aria dalle 5 con gli autisti che avviano i motori e li lasciano accesi per decine di minuti svegliando l’intero quartiere. «In campagna ci si sveglia con il canto del gallo, in via del Cavallaro con il rumore dei motori», proseguono i residenti. «E se a questo aggiungiamo il fatto di non poter aprire le finestre delle nostre case perché i gas di scarico prodotti da decine di pullman invadono le abitazioni, ecco che il quadro è completo». Una storia che va avanti ormai da circa 20 anni e che sembrava risolta con la realizzazione del nuovo deposito dell’ormai ex Arpa nell’area industriale di Sulmona, lontano dal centro abitato. Soluzione che andava a risolvere tanti problemi anche agli stessi dipendenti del servizio pubblico regionale costretti a lavorare in uffici angusti e in vecchie officine. Situazioni che nella nuova sede dell’azienda di trasporto pubblico regionale sarebbero definitivamente risolte, sia per quanto riguarda gli spazi sia per la collocazione. L’area industriale è , infatti, più comoda da raggiungere, lontano dal centro abitato e dalle proteste dei residenti. Nel nuovo deposito è possibile ospitare circa 70 autobus, con comode officine, aree per il lavaggio dei mezzi e uffici per le attività amministrative. Il complesso di viale dell’Agricoltura si compone di due corpi: il capannone industriale con una superficie coperta di 5.685 metri quadrati ubicato su un terreno che misura complessivamente 13 mila e 500 metri quadrati e l’edificio dove ospitare l’officina. «Il trasferimento dei pullman delle autolinee regionali nella nuova sede risolverebbe tutti i problemi», incalzano i residenti, «invece Comune e Regione continuano a rimpallarsi le responsabilità e la soluzione non arriva. È giunto il momento che il sindaco si assuma le proprie responsabilità e, se davvero tiene a cuore la salute e il benessere dei suoi concittadini, intervenga per mettere fine a questa assurda è incredibile storia».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it