Si è perso troppo tempo per lo sviluppo del Gran Sasso, condizionato marcatamente all'approvazione del Piano del Parco. Il sindaco Cialente, prima della fine del suo mandato, intende porre rimedio. In occasione di una recente riunione convocata dallo stesso primo cittadino, alla presenza di tutti i soggetti interessati coinvolti, si è deciso di portare all'approvazione della Regione almeno lo stralcio abruzzese del Piano da approvare (su richiesta unanime) entro giugno. Al fine di recuperare ulteriori mesi preziosi, Cialente ha chiesto alla Struttura tecnica di missione 4 milioni di euro per attribuire gli incarichi di progettazione definitiva per tutti gli impianti previsti dal piano d'area sul Gran Sasso.
OSTACOLI «Lascio avviato ma non compiuto il rilancio della montagna spiega Cialente - ostacolato dalla mancata approvazione del Piano del Parco per il quale si attende da 25 anni. La Regione non deve perdere più tempo, i ritardi hanno comportato danni per una generazione che è stata ad aspettare». Il sindaco rivendica di aver posto le basi per l'accelerazione del processo. «Finalmente il piano del Parco è stato redatto. Per l'Abruzzo mancano solo 6 comuni del pescarese che entro 10 giorni approveranno le delibere». Poiché le Regioni Marche e Lazio sono molto più indietro nei rispettivi iter di approvazione, in occasione della riunione si è deciso di portare in approvazione lo stralcio dell'Abruzzo dello strumento del parco. «Abbiamo chiesto che sia varato entro il mese di giugno ha spiegato Cialente - Finchè non si approva resta tutto bloccato perchè vigono le norme di salvaguardia». Una volta approvato lo stralcio si potrà procedere con la valutazione di impatto ambientale sui progetti definitivi degli impianti previsti dal piano d'area, comprese le misure di compensazione ambientale. Fra tali compensazioni vi è la rimozione di tutti i ruderi di archeologia industriale a Montecristo dove sarà sostituita la cabinovia. Le progettazioni saranno il frutto sinergico dell'unione fra università, il Parco e il Comune dell'Aquila.
I FONDI A disposizione dello sviluppo del Gran Sasso ci sono in totale 40 milioni di euro, di cui 17 già impegnati; 23 milioni dunque resteranno a disposizione per realizzare gli impianti con il cofinanziamento dei privati. «Il bando per la privatizzazione della gestione che ci ha preparato Invitalia ha aggiunto il sindaco potrà essere pubblicato solo a valle della progettazione e dell'autorizzazione. In ogni caso abbiamo fatto molto con i soldi a disposizione: sta per riaprire l'ostello; inoltre, attraverso il provveditorato alle Opere Pubbliche, partirà anche la riqualificazione dell'Albergo di Campo Imperatore che subirà un restauro filologico affinchè gli ospiti possano tornare a respirare l'atmosfera del 1936. La fibra ottica peraltro creerà una grande occasione anche per l'osservatorio: «Da tutto il mondo tutte le notti potranno essere seguite le attività e le iniziative messe in campo sotto le stelle. Investiremo anche sulla base della funivia con la realizzazione di un campeggio; infine l'acquisto della turbina garantirà la strada sempre aperta».