Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/07/2024
Visitatore n. 738.563



Data: 20/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Porti, Grimaldi lascia Vasto: meglio lo scalo di Ortona

ORTONA Una collaborazione quella tra il porto di Ortona e la compagnia del gruppo Grimaldi instaurata anni fa complice la posizione geografica del porto che favorisce il bacino nel traffico merci. Un rapporto però fatto di imbarchi cosiddetti spot ovvero saltuari. Ora invece la collaborazione si consolida con un movimento merci consistente proveniente dalla Val di Sangro e destinato al porto di Monfalcone in provincia di Gorizia che prevede l’imbarco di lotti di furgoni Sevel su navi Grimaldi una volta a settimana. L’entrata in porto dell’imbarcazione bianca e blu simile a una Panamax per le sue dimensioni (avvenuta ieri mattina intorno alle 9) e la manovra di attracco alla banchina nord, diventeranno quindi una consuetudine. Per motivi tecnici le navi della Grimaldi sembra che non entreranno più al porto di Vasto a cui è stato preferito il bacino di Ortona. L’Abruzzo perde quindi una pedina acquistandone però un’altra. L’imbarco è stato curato dell’agenzia marittima Fratino di via del Porto. Le operazioni, che si sono concluse alle 17 di ieri pomeriggio, hanno comportato il tenere due giorni i 400 furgoni lungo la banchina nord nello spazio destinato alle merci alla rinfusa. Questi rapporti commerciali testimoniano sempre più la bontà del progetto di intercettare i traffici sulle direttrici est ovest portato avanti da Antonio Nervegna, esperto in materia portuale, e che potrebbe concretizzarsi anche se Ortona dovesse restare sotto l’autorità portuale di Civitavecchia prevedendo accordi tra i singoli porti. «Fondamentale è ora che la burocrazia ci permetta di dragare il porto - commenta Nervegna - con il dragaggio e i fondali a oltre meno nove metri i traffici subirebbero una svolta positiva permettendo l’arrivo di navi panamax. Si parla sempre più di rotte commerciali internazionali che seguono la via della seta che includono il passare nel Mediterraneo attraverso l’Adriatico. La prova è l’incontro, a febbraio, del capo dello Stato, Sergio Mattrarella, a Pechino con il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping in cui si è ribadito che l’Italia mira a rafforzare il partneriato commerciale con la Cina. Noi dobbiamo essere pronti ad intercettare questi traffici».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it