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Pescara, 24/07/2024
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Data: 20/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Blasioli: «Sarò vicesindaco per amore della mia città»

«Non è stata una decisione facile da prendere. Ho riflettuto molto, consultandomi con mia moglie, i miei amici e i miei cari, perché assumere l'incarico di vice sindaco è una scelta che inevitabilmente incide sulla vita, non solo la mia. È un compito complesso, durissimo e di enorme responsabilità...». Antonio Blasioli ha sciolto ieri la riserva e all'ora di pranzo ha annunciato su Facebook l'accettazione della nomina a vice sindaco. O, per meglio dire, ha confermato quello che i pescaresi già sapevano. Il ritiro spirituale nel Piacentino gli è servito per metabolizzare la decisione, consapevole del gravoso compito che lo attende ma che, dice lui, non lo spaventa.
Un cartello immortalato al passaggio del Rubicone sulla via del ritorno a Pescara ha dato il senso della scelta irrevocabile: per Blasioli il dado è tratto. «Sono innamorato pazzo di Pescara e penso che non ci sia servizio più grande che si possa offrire alla propria comunità se non quello di impegnarsi in prima persona nella pubblica amministrazione. Per questo ho deciso di cogliere l'opportunità che mi è stata proposta. So che non sarà facile... ma so anche che la nostra è una città meravigliosa, zeppa di potenziale ancora inespresso, che i pescaresi sono tipi tosti, pronti sempre a rimboccarsi le maniche, e che il senso del lavoro fa parte di me. Tutto questo mi fa ben sperare, anzi, mi dà la certezza che nei prossimi due anni potremo fare buone cose» ha scritto Blasioli.

I TORMENTI DEL PD Sui tempi tecnici di questa rivoluzione restano incognite legate soprattutto alla scelta del nuovo presidente del consiglio comunale. Il vice sindaco uscente Enzo Del Vecchio è stato chiaro: «Lascio se non ci saranno fratture nella maggioranza»: e seppure Blasioli sia pronto al passaggio di testimone in giunta, va prima trovata la quadra in aula. In casa Pd la candidatura del capogruppo Marco Presutti alla successione di Blasioli si scontra con la norma secondo cui ad assumere la presidenza dovrebbe essere il consigliere anziano, leggi il più votato, che nella circostanza è Francesco Pagnanelli. Netta in tal senso l'indicazione arrivata da Moreno Di Pietrantonio, segretario cittadino del partito. «Norma forse non scritta, ma funziona così da sempre. Cambiare si può, ma allora andrebbe aperto un ragionamento su come procedere per non stravolgere modalità consolidate e soprattutto per non creare scomodi precedenti» ha commentato la consigliera Leila Kechoud, schierata con Pagnanelli. La pensano come lei il consigliere Fabrizio Perfetto e l'assessore Giacomo Cuzzi. Per evitare conflitti, pare su indicazione del governatore D'Alfonso, era stata ipotizzata la candidatura a presidente di Piernicola Teodoro, il quale l'ha però rifiutata (tra l'altro suo fratello Gianni è in attesa di ricevere la nomina a commissario Ater a Pescara), dunque il cerino è rimasto in mano al Pd. Blasioli dovrà rimettere l'incarico di presidente nelle mani del consigliere anziano che è proprio Pagnanelli e spetta a quest'ultimo convocare la seduta per l'elezione del presidente. «Sono a disposizione del partito» è la dichiarazione di Pagnanelli.

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