MONTESILVANO Undicimilacinquento multe, da 41 a 163 euro con 6 punti tolti alla patente, elevate dalla polizia municipale in quattro mesi e mezzo, con un calo progressivo da 250 a 60 sanzioni al giorno, prevalentemente per passaggio col rosso. Un gettito, per le casse dell'amministrazione comunale, di oltre 350 mila euro destinati alla riqualificazione delle strade del territorio. Sono i risultati dell'attività del contestato impianto semaforico (apparecchiatura denominata Velocar Red&Speed matricola 169454 omologata con decreto del Ministero dei Trasporti) installato il 28 ottobre scorso all'incrocio tra corso Umberto, via Adige e via Silvino Di Giovanni, nei pressi dello svincolo autostradale. Malgrado il calo delle contravvenzioni, segnalato dall'assessore con delega alla Polizia locale Valter Cozzi, non si arrestano le file dei pagatori di multe al comando di piazza Montanelli dove ogni giorno dalle 9 alle 12 si reca una trentina di persone per pagare le sanzioni e per visionare su computer video e fotogrammi delle immagini che testimoniano il loro dubbio comportamento sull'applicazione del codice della strada. Ai cittadini che si sentono "truffati" dall'occhio elettronico che li spia e ne immortala il comportamento indisciplinato, Cozzi risponde che il sistema di rilevazione non vuole essere una punizione ma, più semplicemente, «al semaforo rosso ci si ferma. Non è una regola fatta da me, è il codice della strada che lo impone». Comportamenti scorretti registrati su filmati anche di coloro che si fermano sulla corsia di sinistra. I quali, invece di svoltare col verde, tirano dritto quando è ancora rosso a sinistra ed è appena scattato il verde per proseguire avanti. Un automobilista si è visto recapitare a casa tre verbali di questo tipo e un altro ne ha ricevuti ben dodici per aver attraversato col rosso. Le multe vanno da 41 a 163 euro, tariffa ridotta se si paga entro cinque giorni dal ricevimento della posta. Il vento della protesta non si è ancora placato nelle stanze del comando municipale con i cittadini che reclamano giustizia («Voi ci state derubando», urlano) ma poi, di fronte all'evidenza delle immagini, sono costretti ad aprire i portafogli, le sanzioni sono scese progressivamente da 250 a 60 al dì. Segno di una «maggiore sensibilizzazione e disciplina dell'utente che magari ha preso la multa tempo addietro e l'ha pagata in seguito e di una campagna informativa che ha funzionato e la situazione è in fase di miglioramento», osserva Cozzi. A tal proposito, qualcuno ha contestato i cartelli informativi, posizionati sotto le telecamere del semaforo, poco visibili agli automobilisti in transito. Su questo punto, Cozzi insiste: «Al semaforo rosso bisogna fermarsi, cartello o non cartello». Al posto del semaforo sarebbe possibile una rotatoria? «Assolutamente no, secondo i nostri tecnici gli spazi non sono abbastanza ampi sul crocevia». Saranno posizionati altri impianti semaforici sulla Vestina o su altre zone del territorio? «La polizia municipale farà le dovute valutazioni». Nella sala operativa del comando dei vigili di palazzo Baldoni ci sono 64 telecamere puntate su ogni angolo della città, dalle scuole «spesso oggetto di atti vandalici», al fiume «per risalire a chi abbandona i rifiuti», ma soprattutto gli occhi elettronici sono utili «per rintracciare i responsabili di persone investite in caso di incidenti stradali».