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Data: 22/03/2017
Testata giornalistica: Il Centro
L’Europa darà 4 miliardi per la ricostruzione

Intanto a Roma vengono bocciati i primi emendamenti al decreto sisma. Oggi la votazione decisiva
Ieri il Comune di Teramo ha emanato, a seguito dei danni provocati dagli eventi sismici, 29 ordinanze di sgombero che portano il totale dei provvedimenti a 973. Interessati edifici a Putignano, in via Teatro Antico e nelle palazzine di proprietà Ater di via Spataro e via Adamoli. Le famiglie interessate sono in totale 21, 11 delle quali residenti negli alloggi Ater. Coinvolta anche una attività commerciale. Il totale delle famiglie assistite è attualmente di 810; 686 di esse hanno optato per l’autonoma sistemazione, 124 per la ricettività alberghiera.Prosegue nelle piazze dei comuni colpiti dal maltempo di gennaio l’attività dei quattro sportelli mobili di e-distribuzione che, da inizio mese, garantiscono il presidio itinerante del territorio. Gli uffici su quattro ruote forniscono assistenza ai cittadini per la presentazione dei moduli per indennizzi extra e rimborsi di eventuali danni nelle aree interessate dal maltempo. I camper della società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica hanno già accolto oltre 6.000 clienti. In totale sono oltre 23.000 le richieste da parte dei clienti già pervenute all’azienda. Ecco il calendario dei prossimi appuntamenti degli sportelli mobili nel Teramano, con orario continuato 9 -16 tranne dove specificato: oggi ad Arsita in piazza Vittorio Veneto, domani a Notaresco in piazza del Mercato, venerdì 24 a Mosciano Sant’Angelo in piazza Saliceti, sabato 25 a Pineto in piazza della Libertà e a Torricella Sicura in piazza San Paolo.
CAMPLI. L’associazione Scuole Sicure Abruzzo - Italia, nata alcuni giorni fa con sede a Campli, ha scritto lettere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e e a Papa Francesco, chiedendo sicurezza nelle scuole abruzzesi. «Qui da noi sappiamo bene cosa significhi aver paura di un terremoto, conosciamo le lacrime per le vite perse sotto le macerie, per le case che sono state abbandonate, per i centri popolosi ed ora ridotti a paesi fantasma», si legge nella missiva al Papa. È stato chiesto aiuto al Pontefice perchè «la voce dei genitori si perde nei tanti proclami dei potenti e nelle loro promesse senza futuro». E ancora: «Ogni mattina i nostri figli vengono lasciati nelle scuole di questo territorio, scuole dimenticate da 40 anni, dove i soldi sono stati utilizzati inutilmente - scrive l’associazione - pensando all’estetica e non alla sicurezza dove l’uomo ha lucrato o si è disinteressato di quei luoghi che dovrebbero proteggere i nostri figli, di quelle stanze dove dovrebbero solo imparare, socializzare, sorridere... Luoghi dove oggi, in caso avvenga quanto previsto dalla Commissione Grandi rischi, una maestra deve cercare di tenere a bada le sue paure, quelle dei suoi alunni, e non può scegliere di prenderne in braccio 10 o cinque o pensare a portare in salvo il bambino disabile, il più indifeso della sua classe!». L’associazione si appella a Papa Francesco perchè crede in lui, nella sua capacità di comunicatore, chiedendogli di «intercedere con i potenti del governo, gli unici che possono davvero aiutare a rendere le scuole luoghi sicuri, perchè il diritto allo studio non prevede il rischio». L’associazione ha invitato il Papa a visitare l’Abruzzo «per conoscere la sua gente, i suoi bambini e mostrargli la terra tra le più belle d’italia, abbandonata e sofferente, che grida basta alla superficialità delle amministrazioni».
TERAMO Mentre alla Camera la prima parte della discussione sugli emendamenti al decreto sisma ha visto, ieri, una serie di bocciature (ma sarà quella di oggi la seduta decisiva), l'Europa è pronta a stanziare più di quattro miliardi di euro per la doppia emergenza di terremoto e maltempo. Da Bruxelles il sindaco Maurizio Brucchi torna con quest'impegno da parte del Parlamento europeo.
QUI BRUXELLES. Insieme ai suoi omologhi di Ascoli, Spoleto, Tolentino e Acquasanta Terme il primo cittadino teramano, su invito del presidente Antonio Tajani, ha partecipato alla seduta per la celebrazione del 60° anniversario dell'Unione. «Emozione ma determinazione»: Brucchi sintetizza così il suo stato d'animo nell'impatto con la massima istituzione continentale. «Ho avuto la grande opportunità di rappresentare la mia città, l'Abruzzo e tutti i territori colpiti dalle calamità», racconta, «ho potuto così dire a tutta l'Europa che bisogna fare di più per un'area che rischia di morire». Sia di fronte all'assemblea che nel colloquio con Tajani il sindaco ha richiamato l'esigenza di non limitarsi a riparare i danni materiali. «In particolare mi sono soffermato sulla necessità che venga sostenuto fortemente il tessuto economico delle aree terremotate, che già prima del sisma mostrava chiari segni di sofferenza e che, ora sta attraversando un momento di grandissima debolezza», evidenzia, «la ricostruzione ci sarà ma c'è la necessità di ricostruire un'intera comunità». La risposta delle massime istituzioni europee non si è fatta attendere. «Oltre all'impiego dell'importante stanziamento di circa due miliardi di euro», fa sapere Brucchi, «la commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento europeo ha approvato la proposta di coprire i costi di ricostruzione causati da disastri naturali anche attraverso il Fers, il fondo europeo di sviluppo regionale». L'Unione, a conti fatti, metterà a disposizione altri 2,2 miliardi che il governo italiano dovrà distribuire in accordo con le Regioni. A queste ultime spetterà la programmazione degli interventi e dunque il sindaco chiederà al governatore Luciano D'Alfonso di aprire subito un tavolo con tutti i Comuni danneggiati da maltempo e terremoto per concordare le iniziative. Durante la visita nei palazzi dell'Unione Brucchi e gli altri sindaci hanno incontrato anche la struttura tecnica che supporta la Commissione europea da cui hanno ricevuto indicazioni sulla possibilità di reperire ulteriori risorse attraverso il "piano Juncker". «Non finisce qui insomma», sintetizza il primo cittadino teramano, «Tajani ci ha assicurato che questo è stato solo primo passaggio e che l'attenzione dell'Europa nei confronti dei territori colpiti dall'emergenza resterà alta». Brucchi ha anche chiesto al presidente del Parlamento europeo di assumere un ruolo di mediazione rispetto al riconoscimento della zona franca, che rafforzerebbe gli sgravi fiscali e contributivi per i centri del cratere sismico. «E' stata una giornata molto positiva», conclude il sindaco, «l'Europa ha capito la difficoltà in cui ci troviamo e ha garantito risorse importanti per la nostra rinascita».
QUI ROMA. Alla Camera dei deputati, invece, ieri sono stati bocciati gli emendamenti sull’allargamento del cratere sismico abruzzese che venivano dall’opposizione (Forza Italia e Movimento 5 Stelle). Oggi dalle 15 prosegue l’esame e ci sono altri emendamenti simili da esaminare, che vengono da esponenti di maggioranza. Ma, a giudicare dal dibattito di ieri, non ci sono molte speranze né di allargare il cratere ad altri comuni né di garantire i benefici fiscali a tutti i residenti (quindi non solo ai danneggiati) di Teramo e degli altri comuni piùgrandi colpiti dal sisma. Un emendamento accantonato – cioè, in sintesi: il governo prende tempo per rifletterci – è quello che prevede di dare 3 milioni all’Adsu di Teramo per la nuova residenza studentesca. La speranza che passi c’è. In ogni caso il governo non ha messo la fiducia sul decreto sisma e questo lascia delle speranze fino alla fine.(g.d.m.-d.v.)

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