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Data: 22/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Atac, i bus restano senza gomme «Così i bus restano senza pneumatici». A fuoco un altro mezzo: è il quinto da inizio anno

Cercasi gomme disperatamente. Nei depositi dell'Atac dove ogni giorno rimangono parcheggiati oltre 700 bus su 2mila, l'emergenza pneumatici è dietro l'angolo. La carenza di ricambi, male antico della municipalizzata capitolina, stavolta ha lasciato senza pezzi i gommisti delle rimesse e rischia di assestare un colpo da kappaò ai trasporti pubblici di Roma. A dare un'accelerata alla crisi della manutenzione è il bando per la «fornitura di pneumatici nuovi, ricostruiti e ricostruiti dalle carcasse fornite da Atac» pubblicato dalla partecipata del Campidoglio alla fine di gennaio. Per presentare le offerte c'era tempo fino al 7 marzo, ma la gara da 6,8 milioni di euro è andata semi-deserta. E così dei quasi 5mila ricambi che Atac contava di portare in magazzino nei prossimi mesi, ne arriveranno meno di un migliaio. Magra scorta, per un'azienda che da mesi - ancora prima che si insediasse la giunta grillina a Palazzo Senatorio - convive con un settore manutentivo in crisi di materiali (anche perché i fornitori vengono pagati a rilento).
L'appalto che avrebbe dovuto far uscire Atac dall'impasse e rifornire i depositi di 4.974 pneumatici (3.474 nuovi o ricostruiti più altri 1.500 rigenerati dalle carcasse presenti nelle rimesse aziendali) era stato spacchettato in due lotti.
LA DITTA
Il primo, quello più consistente, è andato deserto. Si tratta di una commessa da 6 milioni e 240mila euro che avrebbe consentito ad Atac di acquistare 2mila pneumatici nuovi di zecca, più altri 500 ricostruiti e altri 1.500 «ricostruiti dalle carcasse di Atac». Nel quartier generale di via Prenestina, però, non è arrivata neanche un'offerta. Una sola proposta invece è stata depositata per il secondo lotto, una mini commessa da 974 pezzi. Ma il contratto con la ditta vincitrice non è ancora stato firmato, perché la municipalizzata, come prevede la legge, sta ancora completando la verifica dei requisiti dell'impresa aggiudicataria.
Uno stallo che rischia di restringere ancora di più il numero di navette disponibili per il servizio, messe fuori uso molto spesso proprio dall'assenza di ricambi sufficienti.
L'URGENZA
Lo stesso bando di gara paventava il rischio di «un grave danno al servizio di trasporto di superficie a causa delle vetture ferme per mancanza di pneumatici», tanto da accennare alla possibilità di «procedere in via d'urgenza all'esecuzione anticipata della prestazione», come ha scritto nel documento il responsabile degli acquisti di Atac. Vale a dire Franco Middei, il dirigente licenziato nel febbraio 2016 dall'allora dg Marco Rettighieri, tornato a capo di uno degli uffici chiave dell'azienda per volere del nuovo amministratore unico Manuel Fantasia, nominato a settembre dalla giunta di Virginia Raggi.
La crisi della manutenzione allarma anche i sindacati. Per Claudio De Francesco, segretario della Faisa Confail, «il servizio di superficie è allo sbando per la paralisi nelle officine. Mancano i pezzi di ricambio, a partire dagli pneumatici dei bus, intanto le vetture prendono fuoco, al ritmo di due al mese. A questo punto o si cambiano i vertici o va rivisto il sistema degli appalti».

A fuoco un altro mezzo: è il quinto da inizio anno

Ormai è una situazione che si ripete in modo allarmante. L'ennesimo incendio che ha riguardato un autobus dell'Atac si è registrato ieri mattina pochi minuti dopo le 8.30 nella trafficata via Kennedy a Ciampino. Si tratta di un mezzo della linea 515 che collega la fermata metro Anagnina con il comune dei Castelli. Un rogo che solo grazie alla prontezza del conducente non ha avuto gravi conseguenze. A quell'ora, in una strada centrale e trafficata, le fiamme si sono sviluppate in modo rapido quando sull'autobus c'erano i passeggeri. Il conducente ha aperto subito le porte permettendo così agli occupanti, fra i quali c'era una mamma con un bambino, di mettersi in salvo. In pochi minuti la vettura, un Mercedes City Cursor del 2004, è stata azzerata dalle fiamme. «Una scena inquietante - commenta una signora - in pochi minuti l'autobus è stato inghiottito dal fuoco». L'intervento immediato dei pompieri ha impedito che le fiamme si propagassero ad altri mezzi ed anche ad un palazzo. Nel giro di un anno sono 17 i mezzi dell'Atac che hanno preso fuoco e da gennaio questo è il quinto rogo che ha interessato una vettura Atac. Numeri che parlano da soli. Non a caso l'Atac ha fatto sapere che ha aperto un'inchiesta interna per fare luce sui guasti che rischiano ogni volta di mettere a rischio l'incolumità dei passeggeri. Anche i sindacati sono sul piede di guerra.
LA POLEMICA
Tornando sull'incendio di ieri mattina a Ciampino è stata aperta un'indagine delle forze dell'ordine per stabilire le cause del rogo. L'ipotesi più verosimile è che si sia trattato di un incidente. Qualcosa deve avere surriscaldato il motore a tal punto da provocare le fiamme che in modo repentino hanno attaccato l'intera struttura dell'autobus. Pare sia da escludere che si possa essere davanti ad un sabotaggio. Anche se sia i pompieri che le forze dell'ordine analizzeranno con con cura quello che è rimasto della vettura per capire in modo approfondito cosa ha fatto sprigionare le fiamme. Atac aperto un'inchiesta interna. Intanto, protestano i sindacati tornando a ribadire l'importanza della manutenzione. Faisa-Confail, sul tema, ha già dichiarato uno sciopero di 24 ore per il 24 aprile. «L'azienda pensi a garantire sicurezza a lavoratori e a passeggeri», spiega il segretario regionale Claudio De Francesco.

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