L’AQUILA «Se per una legittima decisione politica viene scelto di soprassedere ai voucher perché hanno comportato altri problemi e altri fenomeni patologici noi ci adattiamo immediatamente ma è chiaro che il sommerso dovrà essere più controllato, ci viene tolta un’arma». Questa la posizione dell’ufficiale in relazione a questo tema di grande attualità. Per il generale Flavio Aniello, «è una nuova frontiera con la quale ci misureremo. È chiaro che più aumentano i sistemi di tracciamento, come i voucher, oppure tramite le attività degli intermediari finanziari, o il classico spesometro, ovvero fatture registrate in modo elettronico e depositate in un’unica banca dati, più gli organi di controllo sono facilitati, questo è indubbio», ha rimarcato. «Dovunque c’è una forma di tracciamento siamo più tutelati perché riusciamo a risalire la filiera, oltretutto erano molto usati nell’agricoltura, comparto importante in questa regione», ha aggiunto. È chiaro che si tratta di un problema che desta una particolare attenzione soprattutto nel campo dell’agricoltura e al riguardo uno dei territori maggiormente interessati è la Marsica. Al riguardo è stato fornito anche qualche dato abruzzese sul lavoro sommerso. I lavoratori in nero scoperti sono stati 193, quelli irregolarmente contrattualizzati 535 mentre i datori di lavoro denunciato per aver usato queste maestranze risultano essere 96. Sequestrati, infine, 5mila chilogrammi di tabacchi lavorati a fronte di 388 controlli con 85 violazioni riscontrate.