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Data: 23/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Vitalizi, bagarre M5S irruzione alla Camera contro la riforma Pd

ROMA L'ufficio di presidenza della Camera ha bocciato ieri pomeriggio la proposta di delibera del M5S che voleva estendere la legge Fornero alle pensioni degli attuali deputati. Quando i pentastellati si sono visti sabotati hanno organizzato una protesta fuori dall'Ufficio, dove si era radunato un manipolo di deputati pentastellati che al segnale di via sui social hanno gridato «vergogna, vergogna».

LA BAGARRE È scoppiata la bagarre nei corridoi del primo piano con un deputato che ha cercato di fare irruzione nell'Ufficio, e poi facce visibilmente contrariate e parolacce dettate alle agenzie, mentre chi è rimasto in Aula, dove per la prima volta nella storia è stato interrotto un question time che come tutti i mercoledì era trasmesso in diretta tv dalla Rai, ha bloccato i lavori ed esibito cartelli sotto il banco della presidenza con la frase: «si tengono il privilegio». Luigi Di Maio e Riccardo Fraccaro hanno poi registrato un video per spiegare l'affronto, «l'ennesimo schiaffo ai cittadini» fin quando si è optato per la piazza. «Dopo questo gesto disperato, dopo questo atto politico per mantenere i vitalizi dei parlamentari, sono finiti del tutto» ha arringato Di Maio. Ma come si è arrivati a questo punto? Il Pd aveva studiato una contromossa ad hoc per depotenziare la proposta M5S e l'ha sfoderata ieri senza preavviso o inserirla nell'ordine del giorno. L'ha annunciata, e poi ne ha ottenuto l'approvazione all'unanimità, la vicepresidente della Camera, Marina Sereni (Pd) che lo definisce «una misura di equità e di rigore che incide sui trattamenti più alti dei deputati che percepiscono il vitalizio secondo il vecchio sistema». Si tratta di un contributo di solidarietà che sarà operativo dal 1 maggio sui vitalizi ancora in vigore per oltre 500 ex parlamentari. Dal 1 maggio chi ha una pensione dai 70 agli 80 mila euro dovrà versare ogni anno il 10% per tre anni. E così a salire, fino a chi prende oltre 100 mila euro: dovrà tagliarsi il 40% del vitalizio. Un' elemosina secondo Riccardo Fraccaro. Un intervento, calcola il Pd, che porterà a un risparmio annuale di quasi 2,5 milioni di euro. I Cinque Stelle nel giro di un'ora hanno rilanciato con un emendamento contenente la proposta di Matteo Richetti (Pd) poi giudicato inammissibile dai dem . A quel punto è scoppiata la protesta.

BOLDRINI: INACCETTABILE
Delusione e rabbia nelle parole di Luigi Di Maio: «Si prelevano a Cirino Pomicino 3 mila euro una tantum per 3 anni, quando ha preso centinaia di migliaia di euro come vitalizio da ex parlamentare. Siamo in un clima di fine della seconda repubblica, alla fine di un impero dei partiti in cui tutti quanti arraffano e scappano». Non saranno toccati dal provvedimento nemmeno D'Alema e Fassino, secondo il senatore M5S Andrea Cioffi perché «percependo una media di 5.000 euro al mese non dovranno versare nulla». La Presidente della Camera Laura Boldrini ha parlato di «comportamento inaccettabile» da parte del M5S, mentre il blog di Grillo grida al «sopruso». «Un attacco violento e barbaro» per il capogruppo Pd Ettore Rosato. Per Giorgia Meloni (FdI) i Cinque stelle sono «ipocriti perché la loro proposta non è retroattiva». Mentre Renato Brunetta stigmatizza «atteggiamenti assurdi e inconcepibili». Il prossimo 30 marzo l'ufficio di presidenza della Camera tornerà sui fatti di ieri.

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