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Pescara, 24/07/2024
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Data: 23/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Scure sul welfare in Abruzzo. Il totale dei tagli supera i 250 milioni. La denuncia arriva dalla Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, a sigle riunite

L'AQUILA È allarme sul taglio dei trasferimenti statali alla Regione nel comparto del welfare. La denuncia arriva dalla Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, a sigle riunite. Viene annunciata una imminente mobilitazione. Il Governo e le Regioni, scrivono i sindacati, hanno raggiunto l'intesa per una riduzione pari a 485 milioni. «Il calo delle risorse per la Regione Abruzzo si attesterà intorno ai 52 milioni. Alla decisione di diminuire le risorse destinate alle Regioni si aggiunge il taglio di oltre 200 milioni sul Fondo per le politiche sociali e la non autosufficienza. Sono stati ridotti anche i fondi per i libri di testo, per il sostegno agli inquilini poveri, per l'edilizia sanitaria e scolastica». Secondo i sindacati sono le persone anziane non autosufficienti, i disabili, i bambini poveri, i cittadini più deboli e bisognosi di assistenza e di cure che subiranno le politiche dei tagli.

DECISIONE GRAVE «È una decisione grave e inaccettabile, che chiama in causa tutti i livelli istituzionali che l'hanno condivisa, - denunciano i sindacati -. Le ripercussioni sulla nostra regione saranno pesantissime. Nonostante le recenti rassicurazioni da parte del Ministro Poletti, del presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e dell'assessore Regionale per le Politiche sociali dell'Abruzzo Marinella Sclocco, circa la volontà di ridimensionare i tagli, ad ora non ci sono atti ufficiali conseguenti». Questo il quadro delle possibili ripercussioni: «Si calcola che i tagli del Fondo nazionale delle Politiche sociali comporterà una diminuzione di risorse da 311 a 99 milioni, che si traduce in un pesante peggioramento dell'attuale finanziamento. I fondi sono già insufficiente e necessitano di essere incrementati e non ridimensionati. Nella Regione Abruzzo passeremo dagli attuali 6,9 milioni a 2,2. L'impatto sulle disponibilità dei Piani di Zona e sugli incentivi per la gestione associata sarà drammatico. I Piani di zona vedranno ridimensionati i finanziamenti complessivi di 4,5 milioni di euro e gli incentivi per la gestione associata si ridurranno a circa 120.000 euro».
«È la prefigurazione dello smantellamento dei servizi sociali pubblici? - si chiedono i sindacati abruzzesi - Contro queste inaudite scelte i pensionati, i lavoratori, i cittadini si mobiliteranno a livello regionale». Le segreterie regionali dei sindacati riuniranno gli organismi regionali per indire una manifestazione regionale contro la politica dei tagli del Governo e «l'inerzia della Giunta regionale dell'Abruzzo».

LA VOCE DELL'OPPOSIZIONE L'opposizione in Regione incalza: «L'assessore regionale alle Marinella Sclocco viene clamorosamente smentita dopo aver imputato i tagli, addirittura, al volere del Governo Berlusconi, che non c'è più dal 2012» hanno detto i forzisti Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri. «A tutto questo si deve aggiungere che le Regioni hanno spontaneamente ed erroneamente deciso di rinunciare a 50 milioni di euro destinati al Fondo Nazionale per la non autosufficienza, altro atto di sudditanza e impotenza nei confronti del Governo Pd».

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