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Data: 23/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Palpeggia ragazza sul treno: nigeriano finisce in manette

Due agenti della Polizia Ferroviaria di Giulianova hanno fermato un giovane nigeriano per violenza sessuale, che viaggiava sul treno 610 a lunga percorrenza Bari-Bologna. Gli agenti Bellachioma e D'Antonio, che si trovavano sul convoglio in scorta viaggiatori e coordinati dal comandante Patrizia Corvaglia, mentre stavano svolgendo il consueto servizio di controllo, si sono imbattuti nel volto sconvolto di una ragazza, 24 anni di Pescara, pendolare e diretta ad Ancona, che era sistemata in uno scompartimento vuoto, in compagnia di un ragazzo nigeriano. La studentessa era paralizzata dalla paura ed implorava con gli occhi che qualcuno le prestasse soccorso. I militari allora sono entrati nello scompartimento ed hanno diviso i due. Dopo essersi tranquillizzata, la giovane ha raccontato agli agenti che l'uomo prima le si era avvicinato per chiederle dei soli e poi l'aveva ripetutamente importunata, chiedendole baci, attenzioni e mettendole una mano in bocca per impedirle di chiedere aiuto. In un secondo momento il ragazzo l'aveva anche ripetutamente palpeggiata. La ventiquattrenne, essendo sola con l'uomo, tra l'altro di corporatura imponente, non era riuscita a chiedere aiuto, temendo in ritorsioni peggiori. Arrivati alla stazione di Ancona il nigeriano, venticinquenne pregiudicato, è stato arrestato dagli agenti della Polfer coordinati dal comandante Francesco De Cicco e condotto nel carcere Montacuto a disposizione del magistrato. Il ragazzo, con regolare permesso di soggiorno e residente a Jesi, non era nuovo a fatti del genere: in passato era stato infatti denunciato più volte per aggressione nei confronti di donne. Altro episodio di violenza ha interessato, in questi giorni, la Polizia Ferroviaria di Giulianova. Due agenti hanno soccorso un capo treno di Giulianova, aggredito e malmenato da due uomini di origini marocchine, che si trovava in servizio sul treno Intercity 606, Bari-Rimini. Secondo il racconto di alcuni testimoni alla Polfer, i due ragazzi, uno del 96 e l'altro del 97, marocchini e con documenti in regola, avrebbero iniziato ad insultare pesantemente l'uomo che li aveva fermati perché sprovvisti di biglietto, invitandoli a scendere. Da quella che era all'inizio una semplice lite si è passati ad una vera e propria aggressione, ricostruita dal capo treno, il quale ha raccontato di essere stato letteralmente immobilizzato da uno dei due, mentre l'altro lo spingeva a terra e iniziava a colpirlo, prima con un pugno, ferendolo all'arcata sopraccigliare sinistra e poi colpendolo ripetutamente con calci al collo e all'addome. L'uomo, nonostante le percosse subite, era però riuscito a far scendere i due dal treno e ad avvertire gli agenti della Polfer, richiamati dalle sue urla, alla stazione di Bentivoglio. Alla vista dei militari, uno dei due aveva provato a scappare, risalendo nuovamente sulla carrozza, ma era stato prontamente fermato dagli agenti. I due marocchini, residenti in provincia di Varese, sono stati denunciati. Il capo treno giuliese è stato accompagnato al pronto soccorso e subito dopo ricoverato all'ospedale di Bentivoglio con una prognosi di dieci giorni.


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