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Pescara, 24/07/2024
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Data: 23/03/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Studentessa pescarese molestata sul treno. Gli agenti della Polfer notano la ragazza in difficoltà e bloccano un nigeriano di 25 anni. L’accusa è violenza sessuale

Comincerà ad aprile la terza edizione dei corsi gratuiti di arti marziali per autodifesa personale riservati alle donne. Per frequentare le lezioni è necessario essere residenti a Pescara, aver compiuto 14 anni e avere la certificazione medica per la pratica di sport. Il corso è gratuito e tenuto da docenti qualificati (diplomati Coni-Csen) e si avvarrà anche di una consulenza psicologica e legale. Le iscritte saranno introdotte a strategie, tattiche e tecniche di autodifesa personale contro ogni tipo di aggressione: scippo, rapina, violenza. Le iscrizioni vanno effettuate entro il 31 marzo all’Accademia Karate Do Asd di via Lago di Campotosto, dove si svolgeranno le lezioni. Oppure ci si dovrà prenotare telefonicamente chiamando i numeri 085/53548 – 346/9642908 (dalle 17 alle 21). Le lezioni si svolgeranno nei mesi di aprile, maggio e giugno, con incontri bisettimanali. A carico delle partecipanti solo la copertura assicurativa (30 euro). Il progetto è patrocinato dal Comune.di Flavia Buccilli wPESCARA Lei è minuta. Lui è un omone. Trovandoselo di fronte, praticamente addosso, la ragazza non ha avuto né il tempo né il modo di ribellarsi. Prima lo sconosciuto le ha chiesto dei soldi, poi ha tentato di baciarla, quindi ha cominciato a toccarla. L’hanno salvata gli agenti della polizia ferroviaria di Giulianova che si trovavano sul treno, hanno assistito alla scena e bloccato il giovane, per poi arrestarlo per violenza sessuale. Momenti terribili, interminabili, per la giovane vittima, una studentessa 24enne pescarese che ha ricostruito l’accaduto agli agenti della Polfer di Giulianova, diretti da Patrizia Corvaglia. La ragazza ha raccontato di essere partita da Pescara, martedì pomeriggio, per raggiungere Ancona, dove studia e vive. È salita sul treno Bari-Bologna ed è stato lì che ha incrociato il bruto, un nigeriano di 25 anni, residente a Jesi, che ha provato ad abusare di lei. I due erano seduti nello stesso scompartimento. Con loro non c’era nessun altro. E il 25enne ha approfittato proprio della solitudine della studentessa, della situazione apparentemente tranquilla, per concentrare la sua attenzione morbosa su quella viaggiatrice. Si è seduto di fronte alla 24enne e ha cercato di agganciarla. Come prima cosa ha tentato di avviare una conversazione, dopodiché le ha chiesto dei soldi. La malcapitata non aveva intenzione di dare corda allo sconosciuto e lo ha invitato a lasciarle in pace. Ma non è servito a molto. A quel punto il nigeriano ha cominciato a toccarla in vari punti del corpo e le ha messo le mani sulla bocca, impedendole qualsiasi reazione. Sarebbe stato impossibile, per lei, liberarsi da quel giovane corpulento che la sovrastava. È rimasta impietrita, spaventata da quello che le stava succedendo e dalla mole dello sconosciuto che stava approfittando di lei. La sua fortuna, in quegli istanti, è stata la presenza sul treno del personale della polizia ferroviaria di Giulianova, impegnato in un servizio di scorta ai viaggiatori. Gli agenti, passando davanti allo scompartimento, hanno notato che la ragazza non appariva affatto naturale. Anzi, sembrava a disagio e anche impaurita. È stato allora che la giovane ha cominciato ad urlare, sperando che potessero salvarla. E così è stato. Sono intervenuti e hanno fermato il 25enne, mentre il treno si trovava all’altezza di Civitanova Marche. Poi, un po’ per volta, è emersa la verità. La giovane, della provincia di Pescara, si è aperta un po’ per volta con il personale della Polfer, si è confidata e ha consentito l’arresto del nigeriano, che dovrà rispondere di violenza sessuale. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Montacuto, in provincia di Ancona. Dagli accertamenti sul suo conto è emerso che non è nuovo a fatti del genere, essendo già stato fermato in passato per aver aggredito delle donne.

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