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Pescara, 24/11/2024
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24/03/2017
Il Centro
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Aeroporto, sì al progetto da 1,2 milioni di passeggeri. L’assemblea dei soci approva l’aggiornamento del piano industriale fino al 2038. Fatturato costante, maggiore operatività, taglio dei costi. E la Di Biase entra nel Cda |
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PESCARA Un aeroporto in crescita sia come numero di passeggeri che come entrate. E che tra 19 anni, nel 2038, quando si presume che sarà definitivamente guidato dai privati, possa arrivare a raddoppiare gli attuali transiti e raggiungere quota 1,2 milioni di utenti. Sogni? Castelli in aria? No. La Saga, la società pubblica di gestione, ci crede e ci punta. Tanto che ieri l’assemblea dei soci ha approvato all’unanimità lo strumento operativo che aggiorna e ridisegna le prospettive dello scalo aereo: il piano industriale 2014-2020 con la nuova proiezione fino al 2038. Accanto al presidente Saga Nicola Mattoscio e al direttore Luca Ciarlini si è seduto il presidente della Regione Luciano D’Alfonso nel ruolo di principale azionista (99%) della società partecipata. Con l’obiettivo di contemplare gli effetti economici-finanziari per l’intero periodo concessorio di Saga (fino al 2024). Termine entro il quale gli aeroporti devono diventare imprese autosostenibili e gli investimenti devono trovare redditività. Dai 23 milioni di euro previsti nel Masterplan (parcheggio, stazione intermodale di scambio) ai 10 milioni per pista, apparati tecnologici e aerostazione. Finanche ai contributi regionali riferiti al deficit di funzionamento, che ammontano nel periodo 2014-2020 a 10 milioni di euro 7 dei quali già erogati nel biennio 2015-2016, e altri 3 previsti nel 2016-2019. A questi si aggiungono i 7 milioni di euro in conto capitale erogati nel 2015 a copertura delle perdite pregresse registrate dalla società. Tutti investimenti che, secondo quando approvato, lasceranno fuori l’Aeroporto d’Abruzzo dalle sabbie mobili degli anni passati. Confermando il trend di risanamento che ha portato nel 2015 un utile di 11mila euro e nel 2016 una previsione (crescente) di 250mila euro. Il fatturato non si discosterà in maniera significativa (9,4 milioni di euro nel 2015, 9,6 nel 2016), ma cambierà il mix. Poiché diminuiranno i contributi regionali, sostitutiti gradualmente dalle entrate legate all'operatività dello scalo (nel 2020, 850mila passeggeri e fatturato a 9,7 milioni di euro). E caleranno gli elementi di costo rappresentati principalmente dai contributi del marketing finora destinati alle compagnie aeree. L’ultimo passo dell’assemblea è stato quello di ratificare la nomina di Roberta Di Biase a componente del Cda al posto del dimissionario Antonello Ricci. La Di Biase è dipendente della Regione (contratto a termine) ed è responsabile della Stazione unica appaltante vigilanza ed osservatorio dei contratti pubblici.
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