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Pescara, 24/11/2024
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Data: 24/03/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporto ferroviario in Abruzzo - I pendolari ottengono modifiche all’orario regionale dei treni

TERAMO Il comitato dei pendolari che giornalmente si muovono sulla tratta ferroviaria Teramo-Pescara comunica che a seguito di due riunioni svolte il 16 gennaio e il 14 marzo nella direzione regionale Abruzzo di Trenitalia sono stati apportati dei correttivi al contestatissimo orario regionale dei treni in vigore dallo scorso 11 dicembre. In particolare è stata eliminata la famigerata "rottura del carico" a Pescara centrale per il treno delle 17.02 che da Sulmona arriva a Pescara Centrale e che oggi obbliga tutti coloro che intendano proseguire in direzione nord fino a Giulianova -Teramo a cambiare treno alla stazione di Pescara Centrale con tempi strettissimi e nessuna garanzia di coincidenza. «Con la cancellazione della rottura del carico a Pescara centrale per il treno 3210 finalmente da lunedì 27 marzo anche i pendolari che salgono in stazioni a sud del fiume Pescara e che devono arrivare a Roseto, Giulianova o Teramo potranno viaggiare in serenità, senza avere l'ansia di non riuscire a prendere la coincidenza», affermano i pendolari. Nonostante questa buona notizia rimangono ancora molti i punti critici. Il comitato contesta in particolare «la scarsa presenza di treni che da Teramo partono verso Pescara nella fascia oraria che va dalle 7 alle 8 del mattino (un unico treno alle 7.47)» e « l'abolizione di alcune fermate della tratta Teramo-Pescara, in particolare quella di Bellante che costringe circa venti persone a spostarsi di diversi chilometri per raggiungere la stazione più vicina. In merito a questo punto», afferma il comitato, «ci è stato assicurato che a giugno verrà ripristinata la fermata di Bellante per il treno in partenza alle 6.47 da Teramo, ma questo non è sufficiente in quanto non vi sono garanzie per il ritorno». Altro nodo da sciogliere è la "rottura del carico" che ancora permane per diversi altri treni sulla tratta Teramo-Chieti, come ad esempio il 3181 da Teramo per Pescara Centrale. «Per andare a Porta Nuova il primo treno utile c'è dopo 21 minuti e molti scelgono di andare a piedi o con auto private. Ma allora», sottolineano i pendolari, «che senso ha il trasporto ferroviario se lascia scoperta mezza città con poli importanti come università e tribunale, e che senso hanno i tanti soldi spesi per la riqualificazione della stazione di Porta Nuova?».

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