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Data: 25/03/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Decreto sisma tra luci e ombre «Passo avanti ma non basta» Tancredi:«E' la prima volta che si ragiona sul cento per cento di prima e seconda casa»

È stato definito in mille modi ed anche con visioni nettamente contrastanti: il decreto del nulla (Paolo Gatti), un passo avanti (Paolo Tancredi), un atto senza copertura (Gianni Chiodi), positivo (Giulio Sottanelli), una presa in giro per i cittadini, saremo costretti a dichiarare il dissesto economico (Pietro Quaresimale) . Certo quello che appare è che il decreto sisma (8/2017) può essere letto con infinite chiavi di lettura tra cui chiaramente quella politica. I sindaci, in prima linea, storcono il naso, almeno quelli non rientranti nel cratere oppure chi deve contare danni da maltempo non ristorati adeguatamente. Il decreto approvato alla Camera seppure migliorato non mi soddisfa dà l'incipit su Facebook il sindaco del capoluogo di provincia, Maurizio Brucchi -; meglio di quello del Governo ma non dà tutte le risposte che avevamo chiesto. Teramo non si arrende è il suo ultimo slogan. Il decreto è stato approvato dalla Camera con 201 voti a favore, 16 contrari e 56 astenuti (ora passa al Senato) e va a contemplare una serie di misure tra cui, fa risaltare Tancredi, il fatto che innanzitutto è la prima volta in Italia che un terremoto viene trattato con il 100 per cento sulla prima e seconda casa, sia dentro che fuori dal cratere. Oltretutto per il deputato teramano il danno indiretto è stato riconosciuto per la prima volta alle aziende, come del resto la destinazione dell'8 per mille a tutte le zone del cratere. Importantissimo, inoltre, l'equiparazione all'interno del cratere tra i danni provocati dal sisma e quelli dell'emergenza neve così Ponzano potrà ricevere diversi milioni di euro per la sua ricostruzione dopo la frana. Qualche spiraglio di luce lo intravede Paolo Gatti dopo averlo definito il decreto del nulla anche se resta per il Teramano insoddisfacente: Male per i Comuni che lo meritavano e non sono stati presi in considerazione da Governo e Regione. Bene per le frane nel cratere ma nulla per quelle fuori cratere. Un primo passo buono per i danni indiretti alle aziende incluse nel cratere e qualche segnale per i danni ai privati a causa della neve. Incomprensibile chiude Gatti - la mancanza di aiuto ai Comuni colpiti (solo o principalmente) dal maltempo, flagellati dalla neve e con territori franati. Sempre a detta del decreto non saranno più gli Uffici speciali per la ricostruzione ad occuparsi di pianificazione urbanistica, bensì i Comuni. Le aziende nel cratere potranno inoltre essere delocalizzate nei territori vicini. In ambito scolastico si concede la possibilità di rendere valido l'anno scolastico in corso a tutti gli studenti, anche se la durata delle attività didattiche è inferiore ai 200 giorni.
L'ANALISIE' anche presente uno stanziamento di 46 milioni di euro per le fasce deboli e gli imprenditori potranno contrarre mutui agevolati per i loro adempimenti tributari. Non certamente una copertura a 360 gradi, del resto Tancredi fa capire che il decreto è figlio anche del nostro tempo e della crisi economica. Complessivamente un ottimo lavoro quello fatto dal parlamento dichiara l'onorevole Sottanelli che dipinge il decreto con un tocco di valore aggiunto rispetto a quello aquilano ed emiliano e con diverse innovazioni. Per l'ex governatore Chiodi non vi sono dubbi: Molte promesse, molte chiacchiere, sono scettico e attacca l'azione del governo regionale. Ci sono alcune cose positive e altre non sufficienti spiega il sindaco di Teramo, Brucchi - ma sono preoccupato per il mio Comune per il pareggio di bilancio che viene pregiudicato anche dalla situazione delle nostre scuole.

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