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Pescara, 24/11/2024
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Data: 27/03/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Addio viaggi a Spalato, la Snav non torna più. Lo scalo di Pescara viene evitato da tutte le compagnie marittime per i fondali bassi. Collegamenti estivi garantiti solo ad Ancona. «Petroliere e traghetti non possono entrare». L’operatore Ranalli: ho dirottato la nave da crociera Artemis ad Ortona, qui si sarebbe incagliata

PESCARA Il porto di Pescara è sempre più isolato. Ieri, è arrivata la conferma di ciò che si temeva sin dalla fine dell’anno scorso. La prossima estate, la Snav non effettuerà più i collegamenti marittimi dal capoluogo adriatico e per andare in Croazia bisognerà raggiungere lo scalo di Ancona. Lo ha rivelato il presidente della Camera di commercio Daniele Becci promotore negli anni passati del collegamento marittimo. «La Snav ha assicurato la rotta per tre anni perché aveva un contratto triennale da onorare», ha spiegato Becci, «per questo ha ricevuto 200mila euro». Ora, quel contratto è scaduto e la compagnia non ha più voluto rinnovarlo perché le sue imbarcazioni hanno registrato in passato grosse difficoltà di manovra nello scalo, a causa dei fondali troppo bassi. E la situazione ora non è migliorata, anzi è forse peggiorata. «L’unica imbarcazione già sperimentata che poteva essere utilizzata su Pescara», ha affermato, «è stata inviata in Angola. La Snav, del resto, è un vettore di livello mondiale e considera il mercato italiano non di prima fascia». «A meno che non si vada in pellegrinaggio a Medjugorje», ha aggiunto, «non credo che la prossima estate avremo collegamenti marittimi da Pescara. Stiamo pagando le conseguenze di ciò che non è stato fatto in passato, ora bisogna rimboccarsi le maniche e far partire i lavori per l’apertura della diga dopo l’estate, per togliere quel tappo che blocco centinaia di migliaia di metri cubi di sedime provenienti dal fiume». Conferme sul mancato ritorno della Snav sono arrivate anche dal vice sindaco e assessore al demanio Enzo Del Vecchio. «Mi risulta, però, che ci siano trattative per avviare dei collegamenti marittimi con la società Archibugi Ranalli, credo che siano a buon punto». Ma la società, contattata dal Centro (si veda l’articolo in basso) ha escluso l’avvio dei collegamenti, almeno per la prossima estate. Del resto, l’annoso problema dei fondali troppo bassi non è stato ancora risolto. L’anno scorso, i collegamenti estivi con la Croazia sono rimasti incerti fino all’ultimo e solo il 23 luglio la Snav ha dato il via ai primi viaggi, tra l’altro, ridotti alla tratta Pescara-Hvar con un catamarano più piccolo e senza la possibilità di trasportare veicoli. Il collegamento, concluso il 4 settembre addirittura in anticipo rispetto alle precedenti estati, ha fatto registrare anche un calo dei passeggeri. La compagnia, prima di andare via, aveva fatto sapere che probabilmente non sarebbe tornata l’estate successiva, ma poi le speranze si sono riaccese a fine settembre, quando l’amministrazione comunale ha annunciato un incontro per il mese successivo con la Snav per consolidare i collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico. Di quell’incontro non si è più saputo nulla, fino a ieri quando Becci ha rivelato che la società non tornerà quest’anno.

«Petroliere e traghetti non possono entrare». L’operatore Ranalli: ho dirottato la nave da crociera Artemis ad Ortona, qui si sarebbe incagliata

PESCARA L’ultimo smacco per Pescara si è consumato in questi giorni, quando una nave da crociera, la Artemis, piena di turisti americani è stata dirottata su Ortona. La decisione di cambiare scalo è stata presa da Giuseppe Ranalli titolare della Archibugi Ranalli, azienda storica nel settore marittimo abruzzese, in passato nel campo petrolifero, ora in quello turistico. Ranalli, ma la Artemis non era prevista inizialmente a Pescara? «Il comandante della nave attendeva le batimetrie del porto di Pescara che non sono mai arrivate. Erano previsti 11 approdi in Abruzzo e 22 per l’anno prossimo. Ma la Artemis non ce l’avrebbe mai fatta ad entrare a Pescara, perché i fondali sono troppo bassi». Il Comune di Pescara sostiene che lei potrebbe assicurare dei collegamenti marittimi con la Croazia la prossima estate, visto che la Snav non tornerà. «Non ci possono essere collegamenti con un porto del genere. I lavori di dragaggio in corso riguardano solo un punto del porto all’incanalatura che consente solo l’ingresso dei pescherecci, le altre imbarcazioni restano fuori». Quali imbarcazioni? «Le petroliere sono ferme dal 15 luglio scorso e i collegamenti turistici da settembre, perché servirebbero dei fondali nel porto più profondi dei 2 metri assicurati per i pescherecci. Una nave da crociera ha bisogno di almeno 5 metri». Le attività al porto, quindi, sono tutte ferme? «Sì, e non sappiamo quando potremo tornare a lavorare. Io continuo a pagare gli stipendi ai miei due dipendenti, ma non so fino a quando. Inoltre, devo coprire le spese degli affitti e delle utenze. Sono fermi anche l’azienda petrolifera Abruzzo costiero del gruppo Di Properzio-Api, la società marittima Sanmar e tutte le attività portuali, anche il servizio della pilotina rischia di andare via. Ci diano un indennizzo e noi ce ne andiamo». State pensando di trasferirvi al porto di Ortona? «La nave da crociera era trasferibile, ma ci sono altre attività, come quelle petrolifere, che non possono essere trasferite»

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