ROMA Tre miliardi per i prossimi tre anni per i territori del Centro Italia colpiti da terremoto e maltempo. Questa la cifra ufficializzata ieri a Palazzo Chigi dal presidente Paolo Gentiloni al termine dell’incontro con i quattro governatori Luciano D'Alfonso, Abruzzo; Nicola Zingaretti, Lazio; Luca Ceriscioli, Marche; e Catiuscia Marini, Umbria, il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Due i provvedimenti chiave: il decreto terremoto, approdato da poco al Senato dopo il via libera dell'Aula di Montecitorio, e un dl correttivo arricchito da norme di peso per favorire la crescita. Il tutto, ha spiegato Gentiloni, con un cronoprogramma che partirà da metà aprile. Si tratterà in particolare di «un fondo per il terremoto che non inciderà sull'indebitamento netto e farà parte di un decreto che ho volutamente definito correttivo ma anche di sostegno alla crescita, il Dec, perché sin dal primo momento» ha sottolineato il presidente del consiglio «il governo ha parlato di un'operazione non di depressione dei segnali di crescita ma di incoraggiamento». In questo quadro, ha aggiunto il premier, «stiamo mettendo la macchina della ricostruzione in campo e gradualmente stiamo uscendo dalla fase più acuta dell'emergenza e lo faremo anche dal punto di vista della maggiore responsabilizzazione delle realtà locali». Soddisfatto Vasco Errani: «è partita una fase nuova, che aiuta anche la normalità delle funzioni delle Regioni e delle autonomie locali. Oggi è stata una giornata importante e ringrazio il presidente Gentiloni per gli impegni significativi che sono stati presi». Giudizio positivo anche dal presidente dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso, che in un messaggio postato su fb ha precisato che lo stanziamento promesso dal governo sarà anche per il sostegno e alle attività produttive attraverso le zone franche», come aveva anticipato la scorsa settimana. Un provvedimento salutato con estremo favore anche dal governatore Ceriscioli, che ha sottolineato positivamente l'impegno del governo per «le zone franche o comunque misure di fiscalità agevolata per le imprese, e un intervento a compensazione delle minori entrate dei Comuni del cratere, che rischiano il dissesto». Anche per Catiuscia Marini «la novità sostanziale e utile è che il governo ha messo in campo, accanto al capitolo ricostruzione, anche uno sforzo sotto il profilo fiscale per le imprese e i Comuni». Zingaretti infine ha parlato di «passi avanti» fatti insieme al governo, che « permette dopo la fase dell'emergenza di entrare nel vivo della fase della ricostruzione permanente».