Il caso della sospensione dei congedi parentali da parte della società del trasporto pubblico Baltour di Teramo assume una dimensione nazionale e rischia di approdare in parlamento. Sotto accusa Agostino Ballone, titolare e amministratore del gruppo, nonché presidente di Confindustria Abruzzo, che a detta dei sindacati “si è reso protagonista di alcune disposizioni di servizio con le quali ha formalmente vietato ai propri dipendenti, in determinati periodi dell’anno, la fruizione dei cosiddetti congedi parentali, compresa la maternità facoltativa”. La segreteria nazionale della Filt Cgil ha inviato una nota alla presidente della Camera, Laura Boldrini, alla sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità, Maria Elena Boschi, alla segretaria nazionale della Cgil, Susanna Camusso, e al presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, per denunciare l’accaduto e chiedere un deciso intervento.
Questo il testo del messaggio, firmato da Tatiana Fazi, del dipartimento Pari Opportunità della segreteria Nazionale Filt-Cgil:
“La Segreteria Nazionale Filt Cgil stigmatizza il grave comportamento che sta mettendo in atto la società Baltour Srl, azienda che opera nel trasporto pubblico locale su tutto il territorio nazionale, impedendo la corretta fruibilità per le lavoratrici e per í lavoratori dipendenti dell’istituto del Congedo Parentale, ovvero il diritto in capo a entrambi i genitori di astenersi dal lavoro facoltativamente entro i primi anni di vita del bambino. Il gravissimo comportamento aziendale, che di per sé mette in discussione diritti fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori sanciti, disciplinati e regolamentati da Leggi e Decreti Nazionali, Contratti Collettivi di Lavoro, Circolari Ministeriali e Circolari Inps, risulta ancor più inaccettabile e intollerabile in quanto il titolare/amministratore ricopre il ruolo di Presidente di Confindustria Abruzzo, ovvero la principale associazione di rappresentanza delle imprese abruzzesi. Nel ritenere che quanto sin qui segnalato rappresenti un fatto grave tale da far emergere non solo profili di illegittimità, si chiede un intervento immediato affinché vengano ripristinate le corrette condizioni di normalità e di rispetto delle norme vigenti in materia”.
Il caso Baltour ha avuto inizio il 16 dicembre scorso, quando l’azienda ha emanato un primo provvedimento di sospensione della fruibilità dei congedi parentali, compresa la maternità facoltativa, nel periodo compreso tra il 20 dicembre 2016 e il 10 gennaio 2017. Tre giorni dopo la Filt Cgil di Teramo ha chiesto formalmente la revoca del provvedimento, ma per tutta risposta, a distanza di due mesi, il 16 febbraio la Baltour ha emanato un secondo provvedimento di sospensione della fruibilità dei congedi parentali nel periodo intercorrente tra il 13 aprile e il 5 maggio 2017. Il 10 marzo la Filt Cgil Abruzzo e la Filt Cgil di Teramo hanno avanzato una richiesta di intervento all’Ispettorato del Lavoro di Teramo e alla Sede territoriale Inps di Teramo, trasmettendo la nota anche alla Prefettura di Teramo, al Presidente della Regione Abruzzo, alla Confindustria di Teramo, alla Consigliera Regionale di parità della Regione Abruzzo, alla Cgil Abruzzo e alla Filt Cgil Nazionale. Una settimana dopo la Cgil Abruzzo ha indirizzato ai parlamentari abruzzesi un’apposita nota per denunciare il grave episodio e il giorno successivo il parlamentare del Movimento Democratico e Progressista, Gianni Melilla, ha presentato un’interrogazione rivolta direttamente al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per informare e chiedere quali provvedimenti intendesse adottare per il caso Baltour. Adesso, con la nuova missiva inviata ai massimi vertici istituzionali, il caso potrebbe deflagrare.