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Data: 30/03/2017
Testata giornalistica: certastampa.it
Pari opportunità negate: il caso Baltour Teramo approda in Parlamento

Non si arresta il clamore e lo sconcerto rispetto alla vicenda che ha come protagonista (in negativo) il Presidente di Confindustria Abruzzo Agostino Ballone che in qualità di amministratore/titolare del Gruppo Baltour ovvero di una società che opera in ambito nazionale nel settore del trasporto pubblico passeggeri di lunga percorrenza e del trasporto pubblico locale, si è reso protagonista di alcune disposizioni di servizio con le quali ha formalmente vietato ai propri dipendenti, in determinati periodi dell’anno, la fruizione dei cosiddetti “congedi parentali” (compresa la maternità facoltativa).

In una apposita nota predisposta ed indirizzata alla Presidente della Camera, alla Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega alle pari opportunità, alla Segretaria Generale CGIL Camusso nonché al Presidente nazionale di Confindustria Boccia – la Segreteria Nazionale FILT CGIL ha duramente stigmatizzato il grave comportamento che sta mettendo in atto la società Baltour Srl, impedendo la corretta fruibilità per le lavoratrici e per í lavoratori dipendenti dell’istituto del “Congedo Parentale” ovvero di un diritto in capo a entrambi i genitori di astenersi dal lavoro facoltativamente entro i primi anni di vita del bambino.

Il gravissimo comportamento aziendale che di per sé mette in discussione diritti fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori sanciti, disciplinati e regolamentati da Leggi e Decreti Nazionali, Contratti Collettivi di Lavoro, Circolari Ministeriali e Circolari Inps – si legge nella nota a firma dei Segretari nazionali Alessandro Rocchi e Tatiana Fazi – risulta ancor più inaccettabile e intollerabile in quanto il titolare/amministratore ricopre il ruolo di Presidente di Confindustria Abruzzo, ovvero la principale associazione di rappresentanza delle imprese abruzzesi.

Nel ritenere che quanto sin qui segnalato rappresenti un fatto grave tale da far emergere non solo profili di illegittimità – chiudono i due segretari nazionali rivolgendosi alle Istituzioni e all’Associazioni datoriali nazionali – si chiede un intervento immediato affinché vengano ripristinate le corrette condizioni di normalità e di rispetto delle norme vigenti in materia.

La Cgil e la Filt Cgil Abruzzo non possono che associarsi alla richiesta della Filt Nazionale, chiedendo l’immediata revoca delle disposizioni di servizio e sollecitando l’intervento degli Istituti preposti al controllo e alla verifica di gravi e reiterate violazioni in materia lavorativa (Ispettorato del lavoro e Inps di Teramo).

Al tempo stesso La Cgil e la Filt Cgil Abruzzo giudicano inaccettabile il silenzio della Regione Abruzzo (Ente concedente dei servizi di trasporto pubblico locale) rispetto alla violazione di norme che non sono assolutamente assoggettabili alla discrezionalità aziendale. E’ opportuno altresì sottolineare che a violare queste norme è proprio quella parte dell’imprenditoria privata particolarmente presente nel settore del trasporto locale che, pur inneggiando costantemente alle liberalizzazioni e alle privatizzazioni, realizza profitti e utili soprattutto grazie ai finanziamenti pubblici nazionali e regionali

In assenza di un’azione risolutiva ed immediata da parte degli organi preposti che disponga il ritiro dei provvedimenti illegittimi, saranno attivate iniziative di protesta e presidi davanti alla sede di Confindustria Teramo - dichiarano Rita Innocenzi (Cgil Abruzzo) e Franco Rolandi (Filt Cgil Abruzzo).

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