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Data: 30/03/2017
Testata giornalistica: Rassegna.it
Il caso Baltour Teramo approda in Parlamento. I congedi parentali sospesi nell'azienda del presidente di Confindustria Abruzzo Ballone diventano un caso nazionale. Per la Filt è “un comportamento gravissimo, che mette in discussione diritti fondamentali dei lavoratori”

Congedi parentali sospesi ai dipendenti teramani del Gruppo Baltour, una società che opera in ambito nazionale nel settore del trasporto pubblico passeggeri di lunga percorrenza e del trasporto pubblico locale. Non si arrestano clamore e sconcerto per una vicenda che ha come protagonista il Presidente di Confindustria Abruzzo Agostino Ballone, che della Baltour è amministratore e titolare. Secondo quanto ricostruiscono Rita Innocenzi (Cgil Abruzzo) e Franco Rolandi (Filt Cgil Abruzzo), Ballone si sarebbe reso “protagonista di alcune disposizioni di servizio con le quali ha formalmente vietato ai propri dipendenti, in determinati periodi dell’anno, la fruizione dei cosiddetti congedi parentali (compresa la maternità facoltativa)”.

In una nota indirizzata alla presidente della Camera, alla sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega alle pari opportunità, alla segretaria generale Cgil Camusso, nonché al Presidente nazionale di Confindustria Boccia, “la segreteria nazionale Filt Cgil ha duramente stigmatizzato il grave comportamento che sta mettendo in atto la società Baltour Srl, impedendo la corretta fruibilità per le lavoratrici e per i lavoratori dipendenti dell'istituto del congedo parentale, ovvero di un diritto in capo a entrambi i genitori di astenersi dal lavoro facoltativamente entro i primi anni di vita del bambino”, denunciano sempre i due dirigenti sindacali abruzzesi.

Il caso, come si è visto, ha dunque assunto un rilievo nazionale. Dalla segreteria nazionale della Filt, Alessandro Rocchi e Tatiana Fazi hanno stigmatizzato “il gravissimo comportamento aziendale che di per sé mette in discussione diritti fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori sanciti, disciplinati e regolamentati da leggi e decreti nazionali, contratti collettivi di lavoro, circolari ministeriali e circolari Inps”. Un comportamento, proseguono i due sindacalisti, che “risulta ancor più inaccettabile e intollerabile in quanto il titolare/amministratore ricopre il ruolo di presidente di Confindustria Abruzzo, ovvero la principale associazione di rappresentanza delle imprese abruzzesi”.

“Nel ritenere che quanto sin qui segnalato rappresenti un fatto grave tale da far emergere non solo profili di illegittimità – chiudono i due segretari nazionali rivolgendosi alle Istituzioni e alle Associazioni datoriali nazionali – si chiede un intervento immediato affinché vengano ripristinate le corrette condizioni di normalità e di rispetto delle norme vigenti in materia”.

La Cgil e la Filt Cgil Abruzzo si sono associate alla richiesta della Filt nazionale, chiedendo l'immediata revoca delle disposizioni di servizio e sollecitando l'intervento degli istituti preposti al controllo e alla verifica di gravi e reiterate violazioni in materia lavorativa (Ispettorato del lavoro e Inps di Teramo).

“Al tempo stesso – spiegano Innocenzi e Rolandi – Cgil e Filt Cgil Abruzzo giudicano inaccettabile il silenzio della Regione (Ente concedente dei servizi di trasporto pubblico locale) rispetto alla violazione di norme che non sono assolutamente assoggettabili alla discrezionalità aziendale. È opportuno altresì sottolineare che a violare queste norme è proprio quella parte dell'imprenditoria privata particolarmente presente nel settore del trasporto locale che, pur inneggiando costantemente alle liberalizzazioni e alle privatizzazioni, realizza profitti e utili soprattutto grazie ai finanziamenti pubblici nazionali e regionali”.

Il sindacato, in assenza di una risoluzione positiva e immediata della vicenda, col “ritiro dei provvedimenti illegittimi”, attiverà “iniziative di protesta e presidi davanti alla sede di Confindustria Teramo”.

La cronistoria della vertenza nella ricostruzione della Cgil Abruzzo

16 dicembre 2016: la Baltour emana un primo provvedimento di sospensione della fruibilità dei congedi parentali (compresa la “maternità facoltativa”) nel periodo intercorrente tra il 20 dicembre 2016 e il 10 gennaio 2017

19 dicembre 2016: la Filt Cgil di Teramo chiede formalmente la revoca del suddetto provvedimento

16 febbraio 2017: la Baltour emana un secondo provvedimento di sospensione della fruibilità dei congedi parentali (compresa la “maternità facoltativa”) nel periodo intercorrente tra il 13 aprile e il 5 maggio 2017.

10 marzo 2017: la Filt Cgil Abruzzo e la Filt Cgil di Teramo di Teramo avanzano formalmente richiesta di intervento all'Ispettorato del Lavoro di Teramo e alla Sede territoriale Inps di Teramo. La nota viene altresì trasmessa alla Prefettura di Teramo, al Presidente della Regione Abruzzo, alla Confindustria di Teramo, alla Consigliera Regionale di parità Regione Abruzzo, alla Cgil Abruzzo e alla Filt Cgil Nazionale

17 marzo 2017: la Cgil Abruzzo indirizza ai parlamentari abruzzesi un'apposita nota per denunciare il grave episodio

18 marzo 2017: l’onorevole del Movimento Democratico e Progressista Gianni Melilla presenta un’interrogazione rivolta direttamente al Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per informare e chiedere quali i provvedimenti da attuare per il caso Baltour.

27 marzo 2017: la Segreteria nazionale Filt Cgil, con una nota indirizzata alla Presidente della Camera, alla Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega alle pari opportunità, alla Segretaria generale Cgil Camusso nonché al Presidente nazionale di Confindustria Boccia, stigmatizza il grave comportamento messo in atto dalla società Baltour e chiede un intervento immediato affinché vengano ripristinate le corrette condizioni di normalità e di rispetto delle norme vigenti in materia di congedi parentali.

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