LANCIANO Cinque viadotti, una galleria e un altro chilometro e mezzo di strada per porre fine a un’attesa lunga 40 anni. Quella per il completamento della Fondovalle Sangro, la grande incompiuta d’Abruzzo. Poco più di cinque chilometri per i quali serviranno 190,4 milioni di euro. Il progetto definitivo è pronto, l’opera giorno dopo giorno compie un piccolo passo in avanti. Ci vorranno ancora cinque anni perché l’infrastruttura diventi percorribile per tanti lavoratori e pendolari, ma in confronto a quattro decenni di immobilismo sembrano nulla. A monitorare passo passo gli sviluppi del progetto, messo a bando alla fine dello scorso anno dall’Anas, è il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, che ha riportato l’infrastruttura in cima alle priorità del governo regionale. «Entro il 20 aprile Anas invierà la lettera di invito alle imprese prequalificate per la presentazione delle migliori offerte», annuncia D’Alfonso, «entro fine maggio le imprese presenteranno le migliori offerte. Entro settembre Anas individuerà la migliore offerta. Poi scatteranno i 35 giorni, da procedura, per le opposizioni dei portatori di interessi giuridici che confliggono con la posizione del primo classificato. Raggiunto questo stadio della procedura, ci sarà la firma del contratto e la procedura tecnica di consegna dei lavori. Questi sono, in sintesi, i passaggi per la partenza del cantiere di completamento della nuova “autostrada dei due mari”». Il cronoprogramma prevede, infatti, che le procedure di affidamento dei lavori si concludano entro l’anno, per avviare i lavori all’inizio del 2018 ed aprire la Fondovalle al traffico entro la fine del 2022. Il tracciato ha origine in prossimità della stazione ferroviaria di Gamberale-Sant’Angelo, in corrispondenza del viadotto esistente sul fiume Sangro. Nel primo tratto è presente la rampa di uscita per chi proviene da Quadri ed è diretto verso Pizzoferrato-Gamberale. Il tracciato prosegue superando la ferrovia con un viadotto e, dopo circa un chilometro, ha origine il tratto in galleria, affiancata per tutta l’estesa da un cunicolo di sicurezza; in uscita dalla galleria il tracciato prosegue tra la ferrovia e la strada provinciale 164. Poco prima dell’abitato di Quadri il tracciato scavalca nuovamente la ferrovia e quindi il fiume Sangro con un viadotto, ricollegandosi al tratto già ammodernato dove è previsto lo svincolo “Quadri Est”. La pavimentazione avrà caratteristiche drenanti e fonoassorbenti. Il prossimo passo sarà individuare la ditta che gestirà il maxi appalto.