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Pescara, 25/11/2024
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04/04/2017
Prima da Noi
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Saga, sindacati contro Mattoscio: «società in confusione, toccato il fondo. Il professore fa il sindacalista e proclama agitazione personale» |
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PESCARA. I segretari regionali delle organizzazioni sindacali dei trasporti Franco Rolandi (Filt-Cgil), Amelio Angelucci (Fit-Cisl) e Giuseppe Murinni (Uilt-Uil), denunciano lo stato di confusione della Saga e accusano il presidente, Nicola Mattoscio, di «fare il sindacalista proclamando lo stato di agitazione del personale». Che la Saga fosse in confusione i sindacati lo avevano già detto a febbraio scorso quando denunciarono i molteplici paradossi e il «delirio di onnipotenza» della dirigenza e del CdA, oltre «al pressapochismo di nuovi consulenti». Ma adesso, denunciano, con gli ultimi accadimenti, «si è toccato il fondo». «Con una nota del 30 marzo scorso infatti il CdA della società si è improvvisamente travestito da organizzazione sindacale», attaccano i tre segretari, «ed ha formalizzato uno stato di agitazione del personale della Saga inviando alla Prefettura di Pescara una comunicazione a tal fine. Il problema è che nessun sindacato, unico legittimato dalla Legge ad avviare tali procedure, ha mai aperto alcuna vertenza presso Saga». Dunque secondo Rolandi e gli altri il professor Mattoscio si sarebbe cimentato in diritto sindacale «non trovando di meglio da fare che esercitarsi in azioni e compiti altrui, passando quindi dai paradossi di febbraio alle stravaganze di aprile, evidentemente influenzato da un nuovo consulente (a proposito: quanto costa alla collettività?) che, dopo aver ottenuto grandi risultati (?) nella trattativa Alitalia, è stato chiamato in quel di Pescara per far decollare le relazioni industriali della Saga». Relazioni industriali che, continuano ancora i sindacati, il vertice di Saga vorrebbe indirizzare esclusivamente verso tagli sul costo del lavoro dopo che, al contrario, «si era partiti con un confronto a 360 gradi per poi atterrare sul banale utilizzo di una lavasciuga da parte del personale di rampa». Le organizzazioni sindacali ribadiscono la volontà di confrontarsi «avendo a riferimento traguardi ambiziosi, senza dimenticare però che il numero degli addetti è passato da 54 unità alle attuali 34 (-37%) a fronte di un progressivo aumento dei passeggeri passati dai 340 mila del 2006 agli attuali 620 mila, avendo l'obiettivo di raggiungere il numero di 820 mila entro il 2020 come da Piano Industriale avallato dalla Regione Abruzzo». «In Saga - concludono - hanno impiegato due anni per uniformarsi all'orario di lavoro previsto dal Contratto Nazionale e si continuano a pagare lauti ad personam. Non vorremmo contrapporci al management travestito da Sindacato indossando i panni da datori di lavoro».
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